UN CAMIONISTA EROE BATTIPAGLIESE SALVA 7 PERSONE SULL’AUTOSTRADA E LANCIA UN APPELLO/VIDEO

20 gennaio 2017 | 15:51
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UN CAMIONISTA EROE BATTIPAGLIESE SALVA 7 PERSONE SULL’AUTOSTRADA E LANCIA UN APPELLO/VIDEO

Un camionista salernitano eroe salva 7 vite. Non è la trama di un film ma realtà: una storia mai raccontata, ma che merita di essere assolutamente conosciuta, adesso che il protagonista per la prima volta ha accettato di raccontarla ai nostri microfoni. A darne notizia il sito web Italia2.Tv.Anche per lanciare un appello a favore […]

Un camionista salernitano eroe salva 7 vite. Non è la trama di un film ma realtà: una storia mai raccontata, ma che merita di essere assolutamente conosciuta, adesso che il protagonista per la prima volta ha accettato di raccontarla ai nostri microfoni. A darne notizia il sito web Italia2.Tv.Anche per lanciare un appello a favore dei camionisti, una categoria sempre bistrattata e poco apprezzata. Nicola Bevilacqua ha 40 anni vive a Battipaglia, dove è sposato ed ha due figli. Lavora come camionista per la ditta Autuori Trasporti di Pontecagnano, e ricorda perfettamente ogni istante di quanto accaduto sull’autostrada A1, al km 688, quasi all’altezza di Caianello: uno scontro tremendo tra due autovetture, una carambola spaventosa, lamiere che si accartocciano. Una delle due autovetture che si capovolge addirittura, entrambe che terminano la loro corsa impazzita al centro della carreggiata autostradale.Poi un ulteriore schianto con una terza autovettura che sopraggiunge. Persone, all’interno, ferite. E soprattutto indifese ed esposte al rischio di essere travolte in pieno dalle altre autovetture in arrivo su quel tratto autostradale. Ma il fato benevolo viene loro incontro nella persona di Nicola, il primo a sopraggiungere sul luogo del tremendo impatto, alla guida del suo camion di Autuori Trasporti Pontecagnano. Nicola si accorge da lontano che qualcosa di molto grave è accaduto davanti a lui, e che qualcosa di ancora più grave potrebbe accadere.A volte pochi attimi possono fare la differenza tra la vita e la morte delle persone. È questione di pochissimi secondi, di istinto, di cuore. Di coraggio. Nicola non ci pensa due volte: rallenta, si ferma con il suo camion si pone di traverso sulla carreggiata. Si trasforma, lui stesso con il suo camion, in uno scudo protettivo per le persone ferite e in pericolo all’interno delle autovetture ridotte ad un ammasso di lamiere. Fino all’arrivo della Polizia Stradale.

Anche per lanciare un appello a favore dei camionisti, una categoria sempre bistrattata e poco apprezzata. Nicola Bevilacqua ha 40 anni vive a Battipaglia, dove è sposato ed ha due figli. Lavora come camionista per la ditta Autuori Trasporti di Pontecagnano, e ricorda perfettamente ogni istante di quanto accaduto sull’autostrada A1, al km 688, quasi all’altezza di Caianello: uno scontro tremendo tra due autovetture, una carambola spaventosa, lamiere che si accartocciano.

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Una delle due autovetture che si capovolge addirittura, entrambe che terminano la loro corsa impazzita al centro della carreggiata autostradale. Poi un ulteriore schianto con una terza autovettura che sopraggiunge. Persone, all’interno, ferite. E soprattutto indifese ed esposte al rischio di essere travolte in pieno dalle altre autovetture in arrivo su quel tratto autostradale. Ma il fato benevolo viene loro incontro nella persona di Nicola, il primo a sopraggiungere sul luogo del tremendo impatto, alla guida del suo camion di Autuori Trasporti Pontecagnano. Nicola si accorge da lontano che qualcosa di molto grave è accaduto davanti a lui, e che qualcosa di ancora più grave potrebbe accadere. A volte pochi attimi possono fare la differenza tra la vita e la morte delle persone. È questione di pochissimi secondi, di istinto, di cuore. Di coraggio. Nicola non ci pensa due volte: rallenta, si ferma con il suo camion si pone di traverso sulla carreggiata. Si trasforma, lui stesso con il suo camion, in uno scudo protettivo per le persone ferite e in pericolo all’interno delle autovetture ridotte ad un ammasso di lamiere. Fino all’arrivo della Polizia Stradale.

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“Ho visto le persone già in mezzo alla strada -racconta- e specie i bambini, con una flotta di camion e macchine che avevo dietro: il panico è svanito, ed ho agito”. Nicola, il camionista salernitano eroe, con il suo camion di traverso ha bloccato tutti gli altri mezzi, evitando una catastrofe. Nel frattempo con il suo “baracchino” avvisava gli altri camionisti in zona di rallentare, arginando altri possibili conseguenze. E salvando in questo modo 7 vite, compresi due bambini di 1 e 5 anni. Un camionista salernitano eroe per caso, e adesso ascoltando le sue parole nella nostra intervista forse qualcuno smetterà di parlare sempre male dei camionisti.

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Perché i camionisti hanno cuore, hanno anima, nonostante facciano una vita brutta e sacrificata per mandare avanti la famiglia. Fanno un lavoro pericoloso, sempre fuori di casa e lontano dagli affetti: ma raramente si pensa che in quella cabina c’è un uomo o una donna con un grande cuore. Come Nicola, eroe silenzioso ed autista coraggioso, che ha ricevuto i complimenti anche dalla Polizia.

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Ma quelli che certamente gli hanno fatto più piacere sono stati ringraziamenti delle persone che ha salvato, quelle coinvolte nell’incidente: “Nicola grazie di tutto a nome della mia famiglia ma soprattutto per aver salvato i miei figli. Grazie eroe!”.

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Ma lui risponde con modestia: Non devi ringraziarmi. Ringraziamo Dio che mi ha dato la possibilità di evitare una tragedia”. Ai nostri microfoni Nicola parla anche della vita difficile dei camionisti: sacrifici, pericoli e discriminazioni per una categoria che ogni giorno di più affronta enormi difficoltà di ogni tipo.

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