Via Marina tra lavori e ritardi, ora la ditta licenzia 20 operai

20 gennaio 2017 | 13:32
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Via Marina tra lavori e ritardi, ora la ditta licenzia 20 operai

Pagamenti lumaca per i lavori su via Marina, e la società appaltatrice riduce il personale. Già scattate, nelle ultime ore, una ventina le lettere di licenziamento per gli operai. I ritardi nel saldo delle spettanze da parte del Comune all’Asse Costiero Scarl – la società costituitasi dall’Rti Cesved-Ianniello dopo l’aggiudicazione della gara per portare a […]

Pagamenti lumaca per i lavori su via Marina, e la società appaltatrice riduce il personale. Già scattate, nelle ultime ore, una ventina le lettere di licenziamento per gli operai. I ritardi nel saldo delle spettanze da parte del Comune all’Asse Costiero Scarl – la società costituitasi dall’Rti Cesved-Ianniello dopo l’aggiudicazione della gara per portare a termine i lavori – sarebbero ormai di mesi. Palazzo San Giacomo avrebbe pagato il terzo saldo il 31 agosto, per un totale di 6,5 milioni di fondi erogati. Da allora, secondo la società, più nulla. All’appello mancherebbero ancora altri 2 saldi, per ulteriori 2,5 milioni. E in questa situazione diventa difficilissimo comprare il materiale per portare avanti il cantiere. I lavori, di conseguenza, hanno subito un rallentamento, ma, ad ogni modo, stanno andando avanti e la data prevista per il rilascio delle aree, secondo la società, resta fissata a marzo-aprile. Il problema dei ritardi nei flussi di pagamento, hanno spiegato dal Municipio, sarebbe legato al complesso e lungo iter dei fondi europei, che prevede prima l’esecuzione dei lavori, poi la certificazione da parte dell’azienda, e quindi l’invio delle carte alla Regione, che deve sbloccare le risorse, consentendo così al Comune di liquidare le fatture.
Intanto, i sindacati sono sul piede di guerra. Cisl e Uil hanno chiesto un incontro congiunto al Comune per discutere della vertenza, mentre alcuni lavoratori hanno impugnato i licenziamenti. «Nessuno scontro col Comune tranquillizzano dalla società -. I fondi europei sono certi, ma non sono trasferiti con la celerità che servirebbe. La conseguenza è che i lavori vanno in sofferenza, perché non è possibile fare gli ordinativi e senza i materiali si crea un’eccedenza di personale. La riduzione delle unità è legata alla logistica e alla produttività. Se ci saranno altri licenziamenti? È chiaro che se i ritardi nei pagamenti si protrarranno, potrebbero aggiungersene degli altri. Ma ogni operazione sarà attentamente studiata sull’analisi dei costi e della produttività. Non è esclusa la riassunzione, non appena riprenderà il flusso dei pagamenti».

Ma i sindacati non ci stanno e minacciano guerra. «Fino al 31 dicembre spiegano Massimo Sannino (Filca Cisl) e Valerio Medici (Feneal Uil) -, gli operai dell’Asse Costiero Scarl impiegati su via Marina erano 60. A inizio gennaio sono partite le 20 lettere di licenziamento, arrivate la scorsa settimana. La motivazione addotta dalla società è la fine dei lavori, ma i cantieri sono ancora aperti e c’è ancora tanto lavoro da fare. Inoltre, la procedura è stata avviata senza avvisare preventivamente i sindacati. Per questo abbiamo avviato le contestazioni dei licenziamenti. Abbiamo, quindi proseguono i sindacalisti , chiesto l’intervento del Comune di Napoli, tramite il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore ai Lavori, Pubblici Mario Calabrese, affinché possa essere istituito un tavolo di confronto a Palazzo San Giacomo con tutte le parti interessate. Ci attendiamo, data l’urgenza, una risposta entro la prossima settimana, anche perché si sta ventilando la possibilità di ulteriori licenziamenti nei prossimi giorni». E a rischio ci sarebbero anche gli stipendi. «Le spettanze denunciano i sindacati – dovevano essere erogate all’inizio di gennaio. Invece, per questo mese, siamo in ritardo».

di Pierluigi Frattasi IL MATTINO