Agropoli. Abuso d’ufficio, indagati due funzionari comunali

23 febbraio 2017 | 18:31
Share0
Agropoli. Abuso d’ufficio, indagati due funzionari comunali

Avvisi di conclusione indagine recapitati a due dipendenti del Comune di Agropoli: Biagio Motta (funzionario responsabile dell’area tributi, sport, eventi, turismo, cultura e patrimonio) ed Eugenio Del Duca (responsabile del servizio pubblica istruzione e cultura). L’avviso è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania che contesta ai due il reato di abuso […]

Avvisi di conclusione indagine recapitati a due dipendenti del Comune di Agropoli: Biagio Motta (funzionario responsabile dell’area tributi, sport, eventi, turismo, cultura e patrimonio) ed Eugenio Del Duca (responsabile del servizio pubblica istruzione e cultura). L’avviso è stato notificato dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania che contesta ai due il reato di abuso d’ufficio. «Ai due dipendenti comunali – spiega l’assessore al bilancio e vicesindaco del Comune di Agropoli, Adamo Coppola – pare si contesti un affidamento sotto soglia, operato alcuni anni fa, a favore della cooperativa sociale “Muse” che gestisce il Museo civico delle arti». I fatti contestati dovrebbero riferirsi a una determina di affidamento dell’anno 2013. Dal relativo provvedimento, a firma di Biagio Motta, si evinceva che il Comune aveva impegnato per la coop suddetta la somma di 39.980 euro, iva inclusa, per l’espletamento del servizio di accoglienza al museo civico agropolese fino al 31 dicembre 2013. Non venne operata una procedura di gara ma un affidamento diretto «in quanto non superiore a 40.000 euro». Si valutò «l’opportunità di non avviare una procedura concorrenziale per la scelta della cooperativa contraente con cui convenzionarsi in quanto la cooperativa sociale “Muse” opera da anni con un curriculum di grande competitività». Entrambi i dipendenti comunali hanno nominato Antonio Zecca quale proprio legale di fiducia. La procedura quantomeno anomala era stata posta in risalto dal consigliere di minoranza Agostino Abate che aveva evidenziato: «Sulla scorta di cosa la coop “Muse” è stata destinataria per l’ennesima volta di questo incarico? Quali procedure sono state seguite dall’ente per procedere al cottimo fiduciario nei confronti di questa coop che praticamente svolge il servizio da quando il museo ha aperto?». Inoltre Abate aveva ricordato che «la legge prevede per il cottimo fiduciario la rotazione degli incarichi» e aveva richiesto «se sono state prese in considerazione almeno 5 coop o il tutto è stato operato d’ufficio». «Non so se ridere o cosa – afferma Aldo Romano di Sel – leggendo di affidamenti che vengono operati a 20 euro in meno della soglia stabilita per legge (40.000 euro) per operare le gare di appalto». (La Città di Salerno)