Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio

18 febbraio 2017 | 22:30
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Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio
Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio
Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio
Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio
Al Marte di Cava de’ Tirreni “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali” da domani 19 febbraio

Cava dei Tirreni. Domani 19 febbraio alle ore 18.00, al Marte – Mediateca Arte Eventi – di Cava de’ Tirreni si inaugura la mostra dal titolo “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali”. Fino al 18 giugno, sarà possibile ammirare quarantanove opere di Picasso, tra incisioni, litografie e ceramiche. A queste ultime […]

Cava dei Tirreni. Domani 19 febbraio alle ore 18.00, al Marte– Mediateca Arte Eventi – di Cava de’ Tirreni si inaugura la mostra dal titolo “Pablo Picasso e altri viaggiatori, storie naturali e viaggi spirituali”. Fino al 18 giugno, sarà possibile ammirare quarantanove opere di Picasso, tra incisioni, litografie e ceramiche. A queste ultime si collegano altre sessanta opere di importanti artisti “viaggiatori” approdati sulle coste salernitane. A corredo un cartellone di eventi collaterali con spettacoli a tema.

«Ogni anno su Marte sbarcano i più grandi artisti del ‘900 – ha esordito Dorotea Morlicchio, presidente Marte – confermando la centralità della nostra Mediateca per la cultura nell’Italia del sud. Quest’anno, è il turno del famosissimo pittore andaluso, perché puntiamo a frantumare il record di visitatori dello scorso anno, in gran parte studenti: siamo infatti convinti che l’offerta culturale di qualità può contribuire alla formazione delle nostre future classi dirigenti o anche, più semplicemente, alla diffusione di una sensibilità sociale e artistica più raffinata e internazionale. Se riusciremo ad attirare l’attenzione e l’interesse di mezzi di comunicazione, imprenditori del territorio, operatori culturali, università e istituzioni, avremo fatto un ulteriore passo avanti verso la creazione di quella community di persone di cultura che ci piacerebbe ruotassero attorno al Marte, che avrà sempre porte aperte per chi propone un’idea nuova, un’iniziativa innovativa, una ricetta originale».

L’amministratore del Marte, Alfonso Baldi, si è soffermato proprio sul successo in cifre di tre anni di mostre. «Per farvi apprezzare l’entità e la risonanza di questi grandi eventi che noi realizziamo – ha spiegato Baldi – è giusto sottolineare i numeri che da tre anni ne incorniciano il successo. Siamo partiti con March Chagall e 8mila presenze, l’anno scorso Joan Mirò ha registrato 12mila persone, quest’anno partiamo già con 7mila studenti prenotati, pronti ad affollare il Marte da lunedì prossimo».

Ad arricchire il percorso espositivo diverse iniziative collaterali promosse per il pubblico di tutte le età. «Si va dai laboratori artistico-espressivi – ha spiegato Rosario Memoli, responsabile del progetto – per avvicinare anche i piccolissimi alla poetica e alla pratica del movimento d’avanguardia, alle visite guidate teatralizzate per introdurre i visitatori nei pensieri e nelle storie più recondite delle opere».

La sontuosa overture domani con la Compagnia Giovani Obiettivo Danza al debutto con “Picasso sposa la Danza”, performance appositamente coreografata per l’iniziativa espositiva dal Maestro Stefano Angelini.

A raccontare i dettagli tecnici, Marco Alfano, responsabile anche quest’anno dell’evento espositivo. «Di queste quarantanove opere originali di Pablo Picasso – ha detto Alfano – ammiriamo due importanti serie complete: le trentuno incisioni, all’acquaforte ed acquatinta allo zucchero, dell’Histoire Naturelle di Buffon (1942) e cinque grandi litografie a colori della Barcelona Suite (1966), vera e propria sintesi degli anni giovanili picassiani».

In mostra, inoltre, tre rarissime acqueforti appartenenti alla celebre Suite 347, una delle imprese più straordinarie dell’anziano Picasso, trecento incisioni realizzate tra il marzo e l’agosto del tumultuoso 1968, a quasi 87 anni. È un viaggio spirituale che chiude un’esperienza fondamentale per l’artista: l’incontro a Vallauris, nel 1946, con le “forme” e i colori della ceramica, vale a dire piatti, vasi, piastre di terracotta.

Le suggestioni del centenario del soggiorno napoletano di Picasso del 1917, segnato dalla scoperta della pittura “pompeiana” e dall’inizio del periodo “neoclassico”, ha spinto il curatore a creare un itinerario che da Pompei giunge alla Costa di Amalfi, quale momento di conoscenza e di confronto così come riscontrabile in numerosi interpreti legati all’intero XX secolo.

Ecco, quindi, le sessanta opere pittoriche, grafiche e ceramiche di altri 27 artisti “viaggiatori” italiani e stranieri approdati e attivi sulle coste salernitane. Il tracciato espositivo, dunque, partendo dall’esperienza di Picasso, compone un’affascinante trama fra memoria e contemporaneità: dal “trascendente” Maurits Cornelis Escher ad Oskar Kokoschka, dalle raffinatezze cromatiche di Han Harloff e Lisa Krugell all’espressività arroventata di Ivan Zagoruiko e Vasilij Necitailov, fino ai paesaggi “verticali” di Manfredi Nicoletti e Peter Ruta ed un maestro dell’incisione europea come Peter Willburger; dalla ceramica del “periodo tedesco” di Richard Dölker, Günther Stüdemann, Margarethe Thewalt-Hannasch, Irene Kowaliska, all’innovazione plastica di Guido Gambone, Salvatore e Giosuè Procida.

A partire dall’indagine sulla ceramica, quale paesaggio “antropologico”, si è inteso estendere tali coincidenze con l’arte attuale, focalizzando l’attenzione sulle esperienze di artisti campani negli ultimi cinquant’anni, non solo nella ceramica: a partire dalla multiforme esperienza creativa di Ugo e Stefania Marano, di Monica Amendola, dalla ricerca plastica di Bruno Gambone alla pittura di Pietro Lista, dalle declinazioni immaginative di Riccardo Dalisi e Gelsomino D’Ambrosio alle opere grafiche di Raffaele Lippi, Errico Ruotolo, Vittorio Avella e Mimmo Paladino.

Uno spaccato dell’arte mondiale del ‘900 con l’imprinting dei profumi, paesaggi e atmosfere campane. Un’occasione per vedere alcune opere per la prima volta esposte al pubblico perché di proprietà di collezioni private che per la prima volta hanno accettato di renderle visibili. Motivo di orgoglio per il Marte è che la mostra gode del riconoscimento della Fondazione Picasso.

Un viaggio nell’Arte che vedrà tappe di eventi tra cui spiccano lo spettacolo di danza di Pina Testa o quello teatrale di Francesco Puccio.

La mostra, che gode del patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Cava de’ Tirreni, ed è realizzata grazie al sostegno del Main Sponsor Tecnocap, sarà visitabile a partire da domani, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 20 (ultimo accesso ore 19); sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 21 (ultimo accesso ore 20).

Il costo del biglietto è di € 6,00, ridotto € 4,00. Diversi i pacchetti agevolati e possibilità di visite guidate su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni: 089 9481133 – 333 6597109, www.grandimostremarte.com.

Magrina di Mauro