Atrani quelle briglie mangia-soldi , per il disastro del Dragone soldi buttati a mare e poca trasparenza, mettete anche una web cam pubblica per la prevenzione. Il Caso Vallone Porto di Positano

11 febbraio 2017 | 09:37
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Atrani quelle briglie mangia-soldi , per il disastro del Dragone soldi buttati a mare e poca trasparenza, mettete anche una web cam pubblica per la prevenzione. Il Caso Vallone Porto di Positano

Atrani quelle briglie mangia-soldi , per il disastro del Dragone soldi buttati a mare e poca trasparenza, mettete anche una web cam pubblica per la prevenzione. Il Caso Vallone Porto di Positano La morte di Francesca ad Atrani in Costiera amalfitana è stata dovuta dall’ “ignavia” umana, perchè la natura fa il suo corso, come […]

Atrani quelle briglie mangia-soldi , per il disastro del Dragone soldi buttati a mare e poca trasparenza, mettete anche una web cam pubblica per la prevenzione. Il Caso Vallone Porto di Positano

La morte di Francesca ad Atrani in Costiera amalfitana è stata dovuta dall’ “ignavia” umana, perchè la natura fa il suo corso, come fa il suo corso il fiume Dragone , che divide la valle fra Scala e Ravello, uno degli angoli più belli della Costa d’ Amalfi.

Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Si continuano a buttare soldi a mare per la pulizia delle briglie che fra un mese saranno di nuovo piene, la dimostrazione dimostrata della loro quasi totale inutilità, anzi potrebbero incrementare il rischio. La Procura della Repubblica di Salerno sta indagando già da un anno a quanto pare, ma fra il solito rimpallo di competenze, Regione campania, Genio Civile, Comune e chichessia , non se ne uscirà tanto facilmente.

TRASPARENZA , PREVENZIONE. DARE LA POSSIBILITA’ AI CITTADINI DI CONOSCERE DIRETTAMENTE. UNA WEB CAM PUBBLICA SUL DRAGONE

Trasparenza su quello che si sta facendo poco o niente,  i cittadini dovrebbero essere informati pubblicamente su ogni intervento che viene fatto, su come vengono spesi questi soldi erogati dopo la morte di una persona e per prevenire altre morti. Prevenzione e informazione viaggiano a braccetto,  come anche la deficienza. Ci sono le web cam sul Dragone? E se si perchè non sono pubbliche? Siamo nel 2017 tutti siamo dotati di computer, tutti hanno la possibilità di collegarsi a internet e poter vedere e valutare che succede sul Dragone, perchè non mettere in rete queste web cam, invece di destinarle solo alla sede operativa? Le istituzioni sono preposte a decidere se lanciare o meno l’allarme, con i vari mezzi a disposizione, ma perchè non si collega in rete pubblicamente con una web cam il Torrente Dragone come qualche privato fa con la spiaggia o la piazza?  Che privacy si viola a poter vedere il fiume Dragone in che condizioni è, se si ingrossa, se viene pulito? No, perchè nella stanza dei bottoni il cittadino non deve entrarci, anche se questo serve per la sua vita. Trasparenza è partecipazione del cittadino, e deve esservi anche nella prevenzione, che deve partire dalle scuole, dalla cultura, ma anche dalla possibilità di conoscere il pericolo e poterlo monitorare tutti, senza scavalcare competenze altrui, non aspettare dall’alto che qualcuno lo faccia per te, con i risultati che ci sono stati in passato che tutti sappiamo.

LE BRIGLIE SENZA MANUTENZIONE E PERICOLOSE? LO DICEVAMO DIECI ANNI FA, IL CASO VALLONE PORTO DI POSITANO

Positanonews, col WWF, dopo un’epica battaglia, ha evitato che le briglie venissero poste all’interno dell’ oasi Vallone Porto di Positano, all’epoca fu uno scontro epocale fra istituzioni e associazioni, chiedemmo la manforte di tutte le associazioni dei cittadini. Convinti che quelle briglie avrebbero devastato per sempre l’ecosistema e contribuito ad essere più un rischio che una tutela. All’epoca , oramai sono passati quasi dieci anni, studiammo tutti gli altri sistemi a briglie della Costiera amalfitana, da Furore a Tramonti avevano lo stesso identico problema, la manutenzione che non veniva fatta mai o quasi. Alla fine la battaglia si fece politica e la vincemmo, salvammo l’ Oasi e anche la sicurezza del territorio. Tanto è vero che dappertutto vi sono stati disastri, salvo li.

Ora sicuramente ci daranno addosso, ridicolizzeranno la nostra proposta di una web cam pubblica sul Dragone, le nostre riflessioni, come fecero già prima della tragedia che ci ha fatto perdere un bellissimo fiore come Francesca. Anche allora fummo aggrediti, attaccati, derisi, salvo vedere che alla fine avevamo ragione. Non si faceva abbastanza per la prevenzione e la trasparenza, con il coinvolgimento dei cittadini, e , nonostante ci sia stato un diverso e maggiore impegno, non si fa tuttora abbastanza.