Capaccio Paestum. Il Consorzio di bonifica chiude i rubinetti ai morosi. I primi avvisi a caseifici e alberghi

1 febbraio 2017 | 23:10
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Capaccio Paestum. Il Consorzio di bonifica chiude i rubinetti ai morosi. I primi avvisi a caseifici e alberghi

Sono partiti oggi i primi quaranta preavvisi di distacco dell’acqua, sia potabile che per l’irrigazione, per gli utenti morosi del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum. Rischiano lo stop delle attività caseifici e alberghi. I primi avvisi saranno inviati proprio alle aziende che hanno accumulato debiti elevati. Fino a questo momento, grazie al piano […]

Sono partiti oggi i primi quaranta preavvisi di distacco dell’acqua, sia potabile che per l’irrigazione, per gli utenti morosi del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum. Rischiano lo stop delle attività caseifici e alberghi. I primi avvisi saranno inviati proprio alle aziende che hanno accumulato debiti elevati. Fino a questo momento, grazie al piano di rientro finanziario attivato dal commissario Biagio Franza, l’ente ha incassato circa 900.000 euro di morosità per tasse non pagate. Quasi 9 milioni di euro la morosità da recuperare. Per chi non ha aderito al piano si procederà con il distacco dell’acqua. «Per correttezza, prima di procedere – afferma Franza – invieremo un preavviso di distacco e daremo una settimana di tempo per effettuare il pagamento. Abbiamo cominciato da coloro che hanno maturato un debito maggiore per continuare con quelli più bassi». Qualcuno ha accumulato un debito con il Consorzio di Paestum che arriva fino a 80.000 euro. «Sarà creata una task force – evidenzia Franza – e laddove ci fossero opposizioni e problemi per il distacco chiederemo l’intervento dei carabinieri. Nella fase dei distacchi verificheremo anche eventuali allacci abusivi senza contatore». I morosi dovranno pagare il distacco, il riattacco dell’acqua e non avranno le agevolazioni del piano. Sono oltre dieci milioni di euro il debito che il Consorzio ha contratto con l’Enel a causa del mancato pagamento delle tasse di migliaia di utenti. Chi non ha aderito al rateizzo entro lo scorso 10 gennaio subirà il distacco delle forniture e dovrà adempiere in un’unica soluzione onde evitare il recupero coattivo. Fanno capo al Consorzio di Paestum 15.000 utenze irrigue e 14.000 utenze di acqua potabile, di queste diverse migliaia non sono in regola con i tributi. Solo chi è in regola con i tributi consortili o con la rateizzazione potrà votare alle prossime elezioni. E in tema di elezioni la giunta, guidata dal sindaco Italo Voza, con una delibera chiede al commissario Franza l’indizione delle stesse. La giunta rileva che «al commissario, il decreto di nomina della Regione, affidava il compito di indire nuove elezioni da tenersi entro 180 giorni dalla notifica del provvedimento. Il commissario appare inadempiente in quanto non risulta che siano stati formalizzati atti prodromici per la celebrazione delle elezioni». Sulla richiesta Franza risponde: «Vorrei rassicurare il Comune che sto predisponendo tutti gli atti per giungere alle elezioni, stiano sereni. Non sono un organo politico ma tecnico ho dovuto rendermi conto della situazione preesistente. Appena i tempi tecnici lo permetteranno saranno indette le elezioni». (Angela Sabetta – La Città di Salerno)