Capri. Torna l’ambulanza. Soccorso possibile nelle zone più impervie: ma resta il nodo del disastro Capilupi
Capri. È tornata per le stradine dell’isola la piccola autoambulanza del 118. Un lungo e stretto carrellino elettrico che fu donato dalla società Solido al comune per dotare il 118, che presta servizio di emergenza e soccorso nelle zone più alte dell’isola, di un veicolo idoneo al trasporto dei sanitari che prestano soccorso a chi […]
Capri. È tornata per le stradine dell’isola la piccola autoambulanza del 118. Un lungo e stretto carrellino elettrico che fu donato dalla società Solido al comune per dotare il 118, che presta servizio di emergenza e soccorso nelle zone più alte dell’isola, di un veicolo idoneo al trasporto dei sanitari che prestano soccorso a chi si trova in zone pedonali e al trasferimento di persone colpite da malori o vittime d’incidenti dal luogo dell’evento presso l’ospedale Capilupi. Ieri l’autoambulanza elettrica è rientrata in funzione rimessa a nuovo dopo venticinque giorni di assenza. La piccola e indispensabile vettura è stato oggetto di un attento restyling: sono stati sostituiti i vetri che erano rotti, nuovi di zecca i quattro pneumatici e i lampeggiatori. Con il ritorno in funzione dell’autoambulanza si spengono le polemiche che divampano da oltre venti giorni e che hanno visto intervenire sul caso dello stop dell’indispensabile carrellino l’amministrazione comunale che informò del caso, attraverso una nota che venne inviata al direttore generale dell’Asl Na1 e al responsabile del servizio 118 da parte del sindaco e dal consigliere delegato alla sanità Paolo Falco, che denunciavano l’indispensabilità sull’isola di un insostituibile automezzo. A dare manforte e a rendersi disponibili, tamponando lo stato di emergenza dovuto all’assenza dell’ambulanza, sono stati i volontari della San Vincenzo, l’associazione che dispone di un mezzo analogo, e anche i Vigili del Fuoco, che in diverse occasioni hanno provveduto a prestare assistenza ai sanitari del 118. Più incisiva fu l’azione del parroco don Carmine del Gaudio, che informò il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dell’intera situazione sanitaria dell’isola e anche dell’assenza dell’autoambulanza elettrica, lanciando un Sos e chiedendo un suo diretto intervento sui tanti problemi che affliggono la sanità dell’isola, carente di strutture. Il parroco aveva infatti conosciuto la Lorenzin lo scorso mese di settembre quando il ministro si è sposata a Capri con il marito Alessandro Picardi nella chiesetta di Sant’Andrea a Marina Piccola. E l’assenza dell’ambulanza del 118 portò il 27 gennaio a far arrivare a Capri anche una delegazione del Movimento Cinque Stelle composta dal capogruppo alla Regione Valeria Ciarambino e dal consigliere regionale Luigi Cirillo che verificarono da vicino le criticità della struttura e rilasciarono dichiarazioni allarmanti come quella del capogruppo Ciarambino: «La Sanità su un’isola come Capri è un disastro nel disastro della sanità campana». «Il Capilupi – dichiararono i consiglieri – è un piccolo ospedale con grandi problemi: una struttura che ha bisogno di maggiore attenzione. La seria carenza di personale penalizza l’assistenza per cui – conclusero i consiglieri Ciarambino e Cirillo – stiamo preparando un dossier che consegneremo ai commissari». (Anna Maria Boniello – Il Mattino)