Castellammare. E’ morto lo storico D’Angelo. Il sindaco: “Gli dedichiamo una sezione del museo civico a Quisisana”
A giugno 2015 l’Espresso gli dedicò un ampio servizio: Giuseppe D’Angelo, appassionato di storia locale, morto ieri notte a Castellammare di Stabia all’età di 74 anni, era tra i maggiori collezionisti italiani di cartoline “a ricamo” della Grande Guerra. Ne aveva oltre 200 e la passione gli era nato scrivendo uno degli oltre quaranta volumi […]
A giugno 2015 l’Espresso gli dedicò un ampio servizio: Giuseppe D’Angelo, appassionato di storia locale, morto ieri notte a Castellammare di Stabia all’età di 74 anni, era tra i maggiori collezionisti italiani di cartoline “a ricamo” della Grande Guerra. Ne aveva oltre 200 e la passione gli era nato scrivendo uno degli oltre quaranta volumi che aveva dedicato alla ricostruzione della storia della sua Castellammare, quello sui “Ragazzi del 99”, gli ultimi giovani a partire nel 1917 per il fronte. Soprintendente onorario dell’Archivio storico comunale “Catello Salvati”, socio del Comitato per gli scavi di Stabia fondato nel 1950, cavaliere del Sovrano ordine militare dell’ordine costantiniano, iscritto alla Società napoletana di storia patria, D’Angelo è stato anche il presidente del Circolo Nautico Stabia tra 1989 e 1992, negli anni dei successi dei fratelli Abbagnale, Peppiniello Di Capua e di Ciccio Esposito. Frequentatore di archivi civili ed ecclesiastici, D’Angelo ha pubblicato integralmente sul sito internet www.gdangelo.it le proprie ricerche. Docente di materie giuridiche alle scuole superiori, avvocato, è stato a lungo giudice di pace tra Torre Annunziata, Pompei e Castellammare, combattendo negli ultimi anni per impedire (senza riuscirci) la chiusura della sede stabiese. Nonostante gli impegni non ha mai interrotto i suoi studi e le sue ricerche sulla storia locale: si apprestava, infatti, a completare un suo progetto per creare una guida multimediale della città di Castellammare di Stabia, denominata “Multistabia”. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 15,30 nel Duomo di Castellammare di Stabia, alla presenza del gonfalone civico. Lo studioso era malato da oltre un anno. «La scomparsa di D’Angelo lascia un vuoto incolmabile – dice il sindaco Antonio Pannullo – persona conosciuta e stimata si è sempre identificata nella storia stessa della nostra città. Lo sconfinato amore che lui nutriva per Castellammare di Stabia è stata una costante della sua vita: non a caso era stato nominato soprintendente onorario dell’archivio storico della città. Castellammare di Stabia perde un punto di riferimento culturale – aggiunge Pannullo – soltanto un mese fa insieme al vicesindaco Andrea Di Martino avevamo fatto visita al professore parlando dell’apertura del museo civico che era uno dei suoi sogni e un obiettivo per la città. Al professore D’Angelo dedicheremo una sezione del nascente museo civico a testimonianza concreta del suo impegno per la cultura, per la tutela della tradizione e per le generazioni future». (la Repubblica)