Da Ravello la rivoluzione democratica di Salvatore Di Martino. I cittadini possono porre “question time” al consiglio comunale

2 febbraio 2017 | 19:18
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Da Ravello la rivoluzione democratica di Salvatore Di Martino. I cittadini possono porre “question time” al consiglio comunale

Da Ravello la rivoluzione democratica di Salvatore Di Martino. I cittadini possono porre “question time” al consiglio comunale. Una innovazione nella gemma della Costa d’ Amalfi che dovrebbe essere presa ad esempio anche per il resto della Costiera amalfitana. I cittadini, per questioni di pubblica utilità, possono porre interrogazioni al consiglio comunale cinque giorni prima […]

Da Ravello la rivoluzione democratica di Salvatore Di Martino. I cittadini possono porre “question time” al consiglio comunale. Una innovazione nella gemma della Costa d’ Amalfi che dovrebbe essere presa ad esempio anche per il resto della Costiera amalfitana. I cittadini, per questioni di pubblica utilità, possono porre interrogazioni al consiglio comunale cinque giorni prima del suo svolgimento. Un filo diretto col popolo insomma che è e rimane sovrano

REGOLAMENTO
ART.1
DEFINIZIONE
Il comune di Ravello intende perseguire le proprie finalità utilizzando lo strumento della partecipazione attiva del cittadino, cosciente che attraverso le sollecitazioni dei cittadini si raggiungono obiettivi condivisi. In attuazione dei principi di Partecipazione del Cittadino alla vita pubblica della propria comunità, viene istituito uno strumento definito “Question Time”. Il Question Time ha la finalità di consentire ai cittadini di esporre domande (interrogazioni) inerenti a questioni di pubblica utilità.
ART. 2
SOGGETTI BENEFICIARI
Hanno diritto a partecipare al Question Time coloro i quali abbiano compiuto il diciottesimo anno d’età. I diritti di partecipazione possono essere esercitati da persone singole o da associazioni.
Sono esclusi dal diritto di partecipazione al Question Time i consiglieri comunali, che utilizzano, invece, lo strumento delle interrogazioni ed interpellanze durante le sedute del Consiglio comunale.
ART.3
OGGETTO DEL QUESTION TIME
I cittadini possono formulare interrogazioni su qualsivoglia argomento che abbia attinenza con la pubblica utilità, fatta eccezione per tutte quelle materie e/o casi trattati dalla magistratura o comunque per tutte quelle materie su cui è sospeso un giudizio da parte dell’Autorità giudiziaria, e nel rispetto delle norme a tutela della privacy. Non sono ammesse interrogazioni su argomenti già trattati nelle sedute precedenti, ad eccezione dei casi di aggiornamento riguardanti particolari iter procedimentali.

ART. 4
DESTINATARI DELLE DOMANDE DEI CITTADINI E PRESENTAZIONI
Le interrogazioni dei cittadini vanno rivolte al SindacoPresidente del Consiglio.
Le interrogazioni possono essere presentate:
al protocollo;
all’inizio della seduta del Consiglio comunale.
Le interrogazioni presentate al protocollo, dovranno pervenire almeno 5 giorni prima della seduta consiliare, e saranno trattate seguendo l’ordine cronologico di presentazione.
I cittadini possono, altresì, presentare l’interrogazione prima dell’inizio della seduta consiliare, previa acquisizione della stessa al protocollo generale dell’Ente.
Le interrogazioni vengono presentate per mezzo di un modulo prestampato, che costituisce l’allegato “A” del presente regolamento, che è possibile scaricare dal sito del comune di Ravello.
ART.5
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL QUESTION TIME
Il Question Time viene previsto come primo punto all’ordine del giorno in occasione delle sedute in sessione ordinaria e straordinaria del Consiglio comunale. Consiste di 30 minuti all’inizio della seduta consiliare, durante i quali il Consiglio comunale opera in seduta pubblica e aperta, senza necessità di verifica del numero legale.
Il cittadino interrogante è tenuto a presentarsi personalmente nell’aula consiliare, al fine di esporre l’oggetto della domanda, nel termine di due minuti.
In caso di assenza del cittadino interrogante, la richiesta sarà rinviata alla seduta successiva. In caso di assenza anche nella seduta successiva, la richiesta di interrogazione sarà archiviata.
Al dibattito sono ammessi solo il Sindaco, ed i cittadini sottoscrittori delle richieste di interrogazione.
Il Sindaco, in caso di interrogazioni presentate all’inizio della seduta, particolarmente complesse per la natura dell’argomento, può riservarsi di rispondere nella seduta successiva. In ogni caso, può sempre delegare alla risposta altro Amministratore.
Nel caso in cui non è possibile trattare tutte le interrogazioni entro il termine previsto, il Sindaco le rinvia alla seduta successiva.