Donne che parlano di …Donne!

28 febbraio 2017 | 17:56
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Donne che parlano di …Donne!
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Donne che parlano di …Donne!

  Il 3 marzo 2017 alle ore 18.00 , presso il megastore Feltrinelli sito in c.so V. Emanuele, 230 Salerno.  la scrittrice romana Chiara Ricci, presenterà il suo ultimo libro (dedicato alla prima regista italiana nella storia del cinema) ,”DONNE PROTAGONISTE, Elvira Notari vista da CHIARA. RICCI”. L’evento coordinato dalla dott.ssa Maria Grazia Salpietro Presidentessa […]

Il 3 marzo 2017 alle ore 18.00 , presso il megastore Feltrinelli sito in c.so V. Emanuele, 230 Salerno.  la scrittrice romana Chiara Ricci, presenterà il suo ultimo libro (dedicato alla prima regista italiana nella storia del cinema) ,”DONNE PROTAGONISTE, Elvira Notari vista da CHIARA. RICCI”. L’evento coordinato dalla dott.ssa Maria Grazia Salpietro Presidentessa dell’Associazione culturale “Joseph Beuys ed oltre”,sarà anche l’occasione per ammirare le opere dell’  artista Annamaria Panariello,che alla presentazione del libro  presenterà le sue ultime due sculture.

Donne che parlano di donne, ovvero Chiara Ricci, giovane e promettente scrittrice laureata in DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e ha poi conseguito la laurea magistrale con lode in Cinema, Televisione e Produzione multimediale. Scrittrice e critica teatrale e cinematografica, ha pubblicato il volume Anna Magnani – Vissi d’arte, vissi d’amore (Edizioni Sabinae, 2009), con il quale ha vinto il Premio Internazionale Giuseppe Sciacca; il saggio dal titolo Napoli terra d’amore: The Eye on the Screen of Elvira Notari, in Italian Women Filmmakers and the Gendered Screen, edito negli Stati Uniti d’America (Palgrave MacMillan, 2013); le monografie Signore & signori… Alberto Lionello (AG Book Publishing, 2014), Valeria Moriconi. Femmina e donna del Teatro italiano (AG Book Publishing, 2015) e Monica Vitti. Recitare è un gioco (AG Book Publishing, 2016).

Annamaria Panariello,invece è un’ artista che intreccia il sentire all’allegoria metafisica della radice del tempo, nella trasposizione speculare dell’acqua e la terra, assorbe linfa dall’accorato grido infermo degli elementi: sul tetto dell’anima plasma granelli di sogni, nelle sue distese di luce ispirata, attraversa fioriture screziate, con il suo ermetico fluire forgia transizioni e rinascite, dal diario dei suoi sogni, ci giungono distillate l’emozione e l’istante, tra cielo e terra, stilla santuari di bagliori e maiolicati verbi di pizzo, con gli occhi della memoria, ci svela rupestri orizzonti e fecondi grembi di vita.

Un appuntamento a cui non si puo’ mancare.

Antonio Di Giovanni