Facebook, pedofilia e insidie a Meta di Sorrento: uomo si cela dietro fake di donna a Vico equense e ruba identità
Facebook, pedofilia e insidie a Meta di Sorrento: uomo si cela dietro fake di donna a Vico equense e ruba identità. Alla redazione di Positanonews una telefonata anonima su una profilo, precisamente individuato e individuabile, di una ragazza inesistente, dietro la quale si nasconderebbe un uomo, addirittura di buona famiglia. Lasciamo alle parti interessate agire […]
Facebook, pedofilia e insidie a Meta di Sorrento: uomo si cela dietro fake di donna a Vico equense e ruba identità. Alla redazione di Positanonews una telefonata anonima su una profilo, precisamente individuato e individuabile, di una ragazza inesistente, dietro la quale si nasconderebbe un uomo, addirittura di buona famiglia. Lasciamo alle parti interessate agire legalmente, noi diamo la notizia e avvisiamo i lettori e le famiglie dei pericoli che si celano dietro i social, ricordate non potete mai sapere chi c’è dall’altra parte che chatta , anche dietro il profilo di un’amichetta potrebbe esserci qualche parente mal intenzionato, non fidarsi deve essere la parola d’ordine, senza se e senza ma. Anche Positanonews è stato preso di mira, pagine e gruppi fake della nostra testata, come succede con tutti i giornali famosi, tipo Repubblica e Corriere della Sera, con un articolo, quello dei migranti che portavano in processione Sant’Antonino, ripreso da tutti per le polemiche scaturite dai creduloni, il problema è che è difficile intervenire per far bloccare pagine e gruppi o profili , noi ce la prendiamo a ridere per la pubblicità che ci fanno, e anche il riconoscimento visto che solo grandi ed affermate testate ci si prende la briga di fare cose del genere, se non sei letto e famoso nessuno ci perde tempo a fare una cosa del genere, ma sulla pedofilia non si scherza e le forze dell’ordine dovrebbero poter intervenire più incisivamente e tempestivamente, ora i social network possono essere molto pericolosi e la legge deve tenerne conto. Ieri una mamma su facebook ha pubblicato la la notizia di un profilo fake che ha adescato in chat il proprio figlio: «Siediti, distendi le gambe, ora inquadra i pantaloni… con questo gioco puoi vincere soldi». E poi tentativi di videochiamata ai quali il ragazzino coinvolto non ha risposto. Circa 600 gli amici facebook del profilo fake, prevalentemente di età compresa tra i 13 e i 16 anni. In poche ore è scattato l’allarme pedofilo. Un episodio inquietante che potrebbe non essere un caso isolato in penisola sorrentina. Nelle ultime ore infatti, tra le famiglie di molti bambini della zona è scattato il passa parola via internet: “Il fatto è grave. Se anche i figli di altre persone hanno avuto conversazioni hard col pedofilo, le stampino e le portino alla polizia: dobbiamo acquisire elementi per rintracciare questo soggetto” è l’invito che gira tra i genitori. Nel frattempo il profilo incriminato è stato disattivato, ma la polizia continua comunque a cercare il pedofilo per una vicenda che ricorda molto da vicino quella del 2015 quando un 27enne napoletano adescò tramite i social network due 13enni sorrentini, invitandoli a compiere atti sessuali da diffondere poi sul web. Ad arrestarlo con le accuse di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico furono i carabinieri. Ancora un altro caso ci è stato segnalato invece di un furto di indentità di una ragazza molto nota a Vico Equense, addirittura sono state caricate decine di foto per rendere credibile la cosa, ma sono pochi gli amici della zona, questa opera sopratutto a Castellammare di Stabia.