Presentata la due giorni di musica che si svolgerà nella Chiesa di Santa Apollonia venerdì 24 e sabato 25 febbraio Di GIULIA IANNONE Erasmus è, certamente, una delle iniziative comunitarie più belle e riuscite, una di quelle che ha contribuito decisamente alla maturazione di un sentimento di appartenenza all’Europa e al mondo intero. Nel […]
Presentata la due giorni di musica che si svolgerà nella Chiesa di Santa Apollonia venerdì 24 e sabato 25 febbraio
Di GIULIA IANNONE
Erasmus è, certamente, una delle iniziative comunitarie più belle e riuscite, una di quelle che ha contribuito decisamente alla maturazione di un sentimento di appartenenza all’Europa e al mondo intero. Nel corso di quest’ anno si svolgeranno eventi celebrativi in tutta Europa. Salerno comincerà a festeggiare in musica tra le mura cinquecentesche della chiesa di Santa Apollonia il 24 e il 25 febbraio. “Sugli scudi non solo i trent’anni di questo meraviglioso progetto – ha dichiarato la giovane coordinatrice dell’Ufficio Relazioni Internazionali del Martucci e pianista Margherita Coraggio – ma anche il nostro conservatorio che guida sugli altri istituti con una valutazione di 100/100 per le attività svolte nell’anno accademico 2015-16, in termini di mobilità di studenti, docenti, staff amministrativo e organizzazione di concerti, volti a promuovere i risultati degli scambi internazionali. La Bottega San Lazzaro di Chiara Natella e lo Studio Apollonia, con Olga Chieffi, in veste di responsabile musicale dell’incantevole spazio, ci sono da sempre vicino e ospitano una due giorni di musica, giunta alla sua III edizione, che vedrà eseguite da allievi, che hanno terminato il proprio periodo di studio all’estero e ospiti provenienti, quest’anno da Slovacchia, Brasile, Canada, Turchia, Spagna, pagine di raro ascolto”. La prima serata, verrà inaugurata dal duo chitarristico di Marco Di Matteo e Salvatore Esposito Ferraioli, con la Sonatina Canonica op.196, poi i soprano Anna Maria Novi e Ilaria Sicignano accompagnate dal chitarrista Matùs Medved’ omaggeranno il Castelnuovo Tedesco con due brani da The Divan of Mose-ibn-Ezra. Vera sorpresa della conferenza si è rivelato il soprano Carla Jaci, brasiliana, studentessa del Conservatoire Royal de Bruxelles. La ragazza è la moderna incarnazione dei clerici vagantes, poiché nel corso di una masterclass tenuta dal nostro docente di canto, il mezzosoprano Marilena Laurenza, si è innamorata del suo metodo d’insegnamento e, attraverso Erasmus, è venuta qui a Salerno per continuare gli studi con lei. “Salerno è una città bellissima e accogliente – ha affermato Carla dopo aver offerto un saggio della sua splendida voce accennando “Vissi d’arte” e “Mi chiamano Mimì” – sono qui da quattro mesi e spero di rimanervi il più a lungo possibile”. Carla con Ilaria Capaldo al pianoforte, eseguirà la lirica “I pastori” di Gabriele D’Annunzio, per cedere la ribalta, quindi, alle ance e al pianoforte, che si cimenteranno con il trio Pathétique di Mikhail Glinka e agli ottoni per arie d’opera, Le Carnaval des animaux la grande fantaisie zoologique di Camille Saint-Saens, concepita nel 1866, con l’Introduction et marche royale du Lion, l’ Elephant, sino al “The Little Nigar”, di Claude Debussy, datato 1909, un breve pezzo in forma di ragtime. La seconda serata, verrà aperta dal chitarrista Matùs Medved, con la Fantasia n°34 “La compagna” di Francesco Canova, detto da Milano, il Quartetto in sol minore K478 composto da Wolfgang Amadeus Mozart Saranno, quindi, eseguiti, i Cinq petits duos op.56 di César Cui altra pagina di non comune ascolto, e saluti finali con l’Allegro molto e Scherzo dal trio in Sol Minore op.63 di Carl Maria Von Weber.