In trasferta il Napoli è più pericoloso in attacco e fa paura al Real Madrid
Il Napoli più pericoloso in trasferta che al San Paolo: fuori casa finora le vittorie più belle degli azzurri sia in campionato che in Champions. Il Real Madrid non sempre infallibile al Bernabeu dove ha lasciato qualche punto di troppo nella Liga e si è fatto rimontare nell’ultima sfida di Champions due gol dal Borussia […]
Il Napoli più pericoloso in trasferta che al San Paolo: fuori casa finora le vittorie più belle degli azzurri sia in campionato che in Champions. Il Real Madrid non sempre infallibile al Bernabeu dove ha lasciato qualche punto di troppo nella Liga e si è fatto rimontare nell’ultima sfida di Champions due gol dal Borussia Dortmund finendo al secondo posto il suo girone. Il match di Madrid, quindi, per le caratteristiche delle due squadre e per il cammino stagionale di Napoli e Real si presenta quindi non impossibile per la formazione di Sarri, o comunque giocabile. Gli azzurri per la rapidità degli attaccanti spesso hanno lasciato il segno con più facilità proprio in campo esterno contro avversari maggiormente predisposti al gioco e che si dispongono più alti. Due i colpi in Champions, quello nella prima giornata a Kievs ulla Dinamo (2-1 con doppietta di Milik) e il secondo nell’ultima sfida a Lisbona sul Benfica (2-1) che ha sancito il passaggio del Napoli da primo del girone agli ottavi di finale. Preziosissimo anche il pareggio a Istanbul contro il Besiktas in un ambiente infuocato (1-1). Sei le vittorie in campionato, clamorose in termini di punteggio quelle di Cagliari (5-0) e Bologna (7-1), larga anche quella di Palermo (0-3), più combattuti i successi con Crotone, Udinese e Milan, tutti per 2-1. Tre pareggi (Pescara, Genoa, Fiorentina) e due sconfitte con l’Atalanta e la Juventus, quest’ultima il 29 ottobre, che rappresenta anche l’ultimo ko stagionale prima di 17 risultati utili consecutivi. I problemi maggiori paradossalmente sono arrivati al San Paolo: in Champions dopo la vittoria sul Benfica (4-2), una delle partite più belle di tutta la stagione, è arrivato il ko contro il Besiktas (3-2) e il pareggio con la Dinamo Kiev (0-0). In campionato gli azzurri in casa hanno lasciato nove punti (sconfitta con la Roma e pareggi con Lazio, Sassuolo e Palermo, l’ultimo deludente pareggio a Furigrotta), a differenza di Juventus e Roma che invece hanno fatto percorso netto vincendo finora tutte le loro partite casalinghe. Il Real Madrid in casa ha pareggiato due partite nella Liga (Eibar, Villareal) e ne ha vinte nove. In Champions League ha pareggiato contro il Borussia Dortmund l’ultima partita del girone (2-2) che è costato il primo posto del girone conquistato dai tedeschi. In più la sconfitta in coppa del Re contro il Celta Vigo (2-1), decisiva per l’eliminazione ai quarti di finale. La squadra di Zidane, attuale capolista della Liga (e con la gara da recuperare in trasferta con il Celta Vigo) ha concesso qualcosa in più al Bernabeu rispetto al passato e qualche meccanismo si è bloccato a gennaio con la sconfitta esterna a Siviglia (2-1) che ha interrotto una lunghissima striscia positiva. Il Napoli in casa e fuori ha avuto un rendimento in termini di punti più o meno simile: 27 conquistati al San Paolo, 21 in trasferta. La squadra di Sarri è stata costante soprattutto nel numero di gol realizzati: 28 in casa e 27 fuori per il totale di 55, il record in serie A. Il Real al Bernabaeu di punti ne ha conquistati 29, in trasferta 17; il cammino casalingo, quindi, resta di assoluto rispetto ma qualcosa i blancos l’hanno concessa soprattutto in termini di ripartenze con la coppia centrale non sempre impeccabile se presa in velocità palla a terra. In questo senso il tridente leggero di Sarri può essere l’arma in più per mettere in difficoltà l’assetto difensivo della squadra madrilena. Napoli che nelle ultime cinque trasferte ne ha vinte quattro (Udinese, Cagliari, Milan e Bologna) e ha pareggiato a Firenze: il trascinatore è stato Lorenzo Insigne che ha segnato sempre, cinque gol in cinque partite. E ora il napoletano insegue quello più importante, e dal significato storico, proprio al Bernabeu: il tridente leggero con l’ex madrileno Callejon e il bomber stagionale Mertens. (Roberto Ventre – Il Mattino)