Lavori al San Paolo in sospeso. Preoccupazioni dei tifosi per la sfida con il Real del 7 marzo
L’implosione della Napoli Servizi fa tremare tifosi, Calcio Napoli e lo stesso Comune. Sì, perché l’azienda, tra le altre cose, è stata incaricata di svolgere i lavori allo stadio San Paolo in due corpose tranche dal valore della bellezza di 25 milioni. Mutuo che il Comune ha chiesto e ottenuto dal Credito sportivo. Un primo […]
L’implosione della Napoli Servizi fa tremare tifosi, Calcio Napoli e lo stesso Comune. Sì, perché l’azienda, tra le altre cose, è stata incaricata di svolgere i lavori allo stadio San Paolo in due corpose tranche dal valore della bellezza di 25 milioni. Mutuo che il Comune ha chiesto e ottenuto dal Credito sportivo. Un primo pezzo di lavori dal valore di circa 1,5 milioni, dovrebbe essere pronto per il 7 marzo, quando arriverà a Napoli – nella vetusta struttura di Fuorigrotta – il Real Madrid. Per quella data dovrebbero essere pronti gli impianti di sicurezza, in particolare quello antincendio, un po’ di bagni, spogliatoi degli ospiti se non Real almeno dignitosi e soprattutto una nuova tribuna stampa, atteso che arriveranno giornalisti letteralmente da tutto il mondo. L’azienda senza più il manager e già caricata di tanti problemi ce la farà a mantenere gli impegni? Qualche dubbio sta circolando da giorni, sarà perché si tratta di lavori che a oggi sono poco visibili perché si fanno dal sottosuolo, ma non si vedono granché passi in avanti. Ciro Borriello, assessore allo sport, ha manifestato ottimismo, ma questo prima delle dimissioni di Allocca: «Tribuna stampa? Abbiamo finito di far passare i cavi e ordinato gli arredi, per il 7 marzo sarà pronta. Metteremo in sicurezza gli ascensori con una manutenzione straordinaria. Negli spogliatoi ci sarà una immagine della città con la scritta “Benvenuti a Napoli”». Tuttavia, l’occasione della ristrutturazione del San Paolo ha anche un altro risvolto: farà piovere nelle casse della Napoli Servizi 25 milioni perché l’azienda è anche stazione appaltante. Dei lavori dovrebbero essere incaricate le stesse imprese che si occupano della manutenzione delle case, un dato che inquieta qualcuno. Visto che si tratta di lavori abbastanza particolari. Sono 17, come si legge nella delibera che porta la firma dell’assessore. Al primo posto e non a caso la «sostituzione della totalità dei sediolini». Poi «sistemazione e impermeabilizzazione delle gradinate», «sistemazione dei piazzali». In questa direzione vanno gli interventi di «ripristino e messa in sicurezza dei cancelli interni e di intercorsa, delle ringhiere, dei pali dell’illuminazione nonché delle opere in ferro». La «messa in sicurezza delle carpenterie metalliche e delle bullonature», «la messa in sicurezza della copertura esistente con integrazione analoga laddove è necessario». Questo significa che non ci sarà una nuova copertura, ma quella vecchia rimessa a nuovo con tutti i problemi che provoca alla staticità dei palazzi circostanti l’impianto. Per i cittadini residenti nei pressi del San Paolo, invece, si provvederà «al contenimento delle emissioni sonore». Presumibilmente saranno installati dei pannelli fonoassorbenti. «Il rifacimento dei bagni esistenti» e soprattutto «la realizzazione di nuovi blocchi bagni». E ancora, saranno ritinteggiate tutte le parti in ferro, rifatti tutti gli uffici interni al San Paolo, abbelliti i blocchi di cemento perché pitturati, verranno rifatti tutti gli impianti di videosorveglianza. (Il Mattino)