Maradona diventa collaboratore della Fifa e fa le prove per diventare ambasciatore del Napoli nel mondo

10 febbraio 2017 | 17:19
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Maradona diventa collaboratore della Fifa e fa le prove per diventare ambasciatore del Napoli nel mondo

L’annuncio del suo incarico alla Fifa e le prove generali per diventare ambasciatore del Napoli nel mondo. È quanto mai ricca l’agenda di Diego Maradona, da ieri ufficialmente un nuovo collaboratore della massima istituzione calcistica e in procinto di partire per Madrid per seguire il suo Napoli nell’epica sfida con il Real di mercoledì 15 […]

L’annuncio del suo incarico alla Fifa e le prove generali per diventare ambasciatore del Napoli nel mondo. È quanto mai ricca l’agenda di Diego Maradona, da ieri ufficialmente un nuovo collaboratore della massima istituzione calcistica e in procinto di partire per Madrid per seguire il suo Napoli nell’epica sfida con il Real di mercoledì 15 febbraio. «Ho parlato con Diego e mi ha confermato la sua presenza al “Bernabeu”, probabilmente direttamente da Buenos Aires per poi tornare in Argentina, ma sarà al nostro fianco»: le parole espresse ieri dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, direttamente dal Trentino, confortano tifosi e squadra. Con Maradona in tribuna tutto sarà possibile e non solo per il precedente del 12 febbraio 2014, quando con Diego al San Paolo gli azzurri annichilirono la Roma per 3-0 nella semifinale di Coppa Italia. Diego sarà a Madrid quasi certamente da martedì 14 se non dal giorno prima. In ogni caso mercoledì sera la sua carismatica presenza affiancherà De Laurentiis ed altri ospiti d’onore nella tribuna autorità dello stadio madrileno. E sarà un Maradona carico a mille, non solo per la rivincita della sfida del 1987, ma anche per il suo nuovo incarico alla Fifa. Ad ufficializzarlo è stato proprio Diego attraverso il suo profilo Facebook. «Adesso sì, è ufficiale. Finalmente posso realizzare uno dei sogni della mia vita: lavorare per una Fifa pulita e trasparente, insieme a persone che amano davvero il calcio. Grazie a tutti coloro che mi hanno incoraggiato ad affrontare questa nuova sfida!». Dopo Boban e Van Basten prosegue, dunque, la campagna acquisti del nuovo presidente del massimo organismo calcistico mondiale, Gianni Infantino. Anni dopo i violenti attacchi ai vertici del calcio, in particolar modo a Blatter e allo stesso Platini, Maradona proverà a lavorare dall’altra parte, avendo in animo di essere il giusto «collante » tra le istituzioni calcistiche e le reali necessità dei calciatori, ai quali ha sempre dedicato il suo impegno. Sarà ambasciatore della Fifa anche con altri indirizzi. Con Infantino ci sono state varie tappe di avvicinamento, a partire proprio dall’elezione a presidente dell’organizzazione mondiale del febbraio 2016. Il 10 giugno dello scorso anno il primo incontro con Diego, nel quale fu sancita la pace tra il Pibe e la Fifa. Un altro vertice a Dubai a dicembre (per il «Global Soccer») e infine la partita di calcio insieme (e con altre stelle del calcio di ogni tempo) disputata in occasione del premio «The Best» tenutosi a Zurigo lo scorso 9 gennaio. Del resto in varie occasioni Infantino aveva elogiato Maradona e aveva già capito il valore aggiunto di una sua collaborazione con la Fifa: «Non esistano altri personaggi come Diego Maradona – ha detto di recente il presidente – che negli ultimi decenni abbiano contribuito a far innamorare la gente del calcio come ha fatto lui, anche per chi non era tifoso dell’Argentina o del Napoli. Diego ha già fatto moltissimo per il calcio e adesso è una persona che vuole dare qualcos’altro». Lo farà con grande impegno, ma prima sosterrà con entusiasmo il suo Napoli a Madrid. (Dario Sarnataro – Il Mattino)