Napoli. In una chiesa al Vomero rubata la reliquia di San Francesco e una statua lignea del Bambin Gesù
Napoli. Ci avevano provato già otto anni fa, questa volta ci sono riusciti: nella notte tra lunedì e martedì una statua di Gesù Bambino, parte di un gruppo scultoreo di Sant’Antonio, è sparita insieme ad alcuni altri oggetti sacri, tra cui una reliquia. Il furto è stato commesso nella chiesa di San Francesco d’Assisi al […]
Napoli. Ci avevano provato già otto anni fa, questa volta ci sono riusciti: nella notte tra lunedì e martedì una statua di Gesù Bambino, parte di un gruppo scultoreo di Sant’Antonio, è sparita insieme ad alcuni altri oggetti sacri, tra cui una reliquia. Il furto è stato commesso nella chiesa di San Francesco d’Assisi al Vomero, in via Luca Giordano. I ladri hanno approfittato del buio e hanno scardinato una inferriata che proteggeva una finestra. Da lì sono arrivati alla cucina e, scassinate la porta della stanza e quella della sagrestia, sono entrati in chiesa. Non erano interessati al denaro, né ad altri materiali facilmente rivendibili: il loro obiettivo era mettere le mani sugli oggetti sacri. Sia per il loro valore intrinseco (trattandosi di argento) sia, probabilmente, per quello collezionistico. Hanno rubato un calice, una reliquia di San Francesco nel suo contenitore, una catenina d’argento che era vicino alla chiave del tabernacolo, un’aureola, anch’essa d’argento, dalla statua di San Francesco, e la statuetta in legno raffigurante Gesù Bambino. Nel bottino potrebbe esserci anche altro, ma per saperlo bisognerà attendere che vengano consultati gli inventari presenti in Curia. «Tra gli oggetti che hanno rubato sicuramente il Bambinello era quello più prezioso – commenta fra Pasquale Matuozzo, parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi – avevano tentato di prenderlo anche otto anni fa, ma quella volta non ci riuscirono. La reliquia che hanno portato via è chiaramente antichissima, ma il reliquario in cui era contenuta e il calice che hanno rubato, così come la catena e l’aureola, erano relativamente recenti e quindi non avevano un grande valore collezionistico o storico». Gli agenti del commissariato Vomero, allertati dal sacerdote, hanno effettuato i rilievi del caso e hanno acquisito i nastri delle telecamere di sorveglianza di alcune telecamere installate nella zona e nelle prossime ore le immagini verranno scandagliate alla ricerca di movimenti sospetti nei pressi della chiesa. Potrebbe essersi trattato di un normale furto, benché sacrilego, ma c’è un particolare che tiene calda la pista del crimine su commissione: la statua rubata, che non è fatta con materiali preziosi, non ha nessun valore se non nel mercato collezionistico. E poi, come appurato durante i sopralluoghi, non è stato toccato altro. «I ladri – continua fra Pasquale – sono andati direttamente in chiesa. Non hanno preso nulla dalle altre stanze, né hanno cercato di scassinare le cassette delle offerte». A metà dicembre 2016, a solo 600 metri di distanza, un altro edificio sacro era stato saccheggiato: erano stati portati via tutti gli ex-voto d’argento e l’ostensorio, ma anche un computer portatile, dalla Chiesa di Santa Maria della Libera, in via Belvedere. (Nico Falco – Il Mattino)