Napoli: raid contro la pasticceria Poppella, la polizia è orientata sulla pista del racket. “Non è una stesa”. Il titolare nega qualsiasi richiesta estorsiva e ringrazia le persone per la solidarietà ricevuta

24 febbraio 2017 | 11:54
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Napoli: raid contro la pasticceria Poppella, la polizia è orientata sulla pista del racket. “Non è una stesa”. Il titolare nega qualsiasi richiesta estorsiva e ringrazia le persone per la solidarietà ricevuta

24/02/2017 – L’ombra lunga del racket. Ci sarebbe il business delle estorsioni dietro il raid armato che ieri mattina ha seminato il terrore nel cuore del rione Sanità a Napoli. Nel mirino è finita la storica pasticceria “Poppella” – tre generazioni di artigiani delle bontà dolciarie partenopee – il cui ultimo erede è l’inventore dei […]

24/02/2017 – L’ombra lunga del racket. Ci sarebbe il business delle estorsioni dietro il raid armato che ieri mattina ha seminato il terrore nel cuore del rione Sanità a Napoli. Nel mirino è finita la storica pasticceria “Poppella” – tre generazioni di artigiani delle bontà dolciarie partenopee – il cui ultimo erede è l’inventore dei gustosissimi “fiocchi di neve”.Ma questa volta non si è trattato di una “stesa”. No. Gli investigatori della Polizia di Stato sono orientati ad inquadrare questo ennesimo episodio di violenza metropolitana in un contesto estorsivo. Perché la camorra non vive solo di piazze di spaccio di droga, ma anche del “pizzo”. Eppure il titolare dell’esercizio commerciale – il 42enne Ciro Scognamiglio – interrogato dagli uomini della Squadra mobile ha negato di aver mai subito minacce o richieste di denaro. Non aiuta certo il contesto ambientale. Nessun testimone, e – soprattutto – l’assenza degli impianti di videosorveglianza stradale, più volte promessi e mai portati a termine alla Sanità. Il raid è avvenuto di fronte a una scuola elementare, la “Angiulli”, dove stavano per entrare centinaia di bambini.I colpi, esplosi ad altezza d’uomo, avrebbero potuto provocare una strage. All’ingresso della pasticceria “Poppella” campeggia una videocamera puntata sul marciapiedi. Impianto di sorveglianza ovviamente privato, sistemato a spese del titolare del negozio. Ma dalle immagini acquisite dalla Scientifica non sarebbero emersi elementi utili ad identificare gli autori dell’aggressione.Poppella: “Giornata di rabbia e dolore, ma abbiamo sentito tanto calore”
“È stata una giornata particolare, una giornata in cui tutte le emozioni hanno attraversato i nostri cuori e le nostre menti. Abbiamo avuto rabbia, dolore, voglia di mollare e forza di resistere. Poi abbiamo sentito il vostro calore e il vostro amore. Andiamo avanti!”. Con questo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook, la Pasticceria Poppella ha voluto ringraziare i suoi clienti e quanti hanno mostrato solidarietà e vicinanza dopo il brutto episodio.

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