Napoli. Sfregiata da un rapinatore incappucciato, notte di paura per una 28enne aggredita mentre rientrava a casa

1 febbraio 2017 | 23:13
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Napoli. Sfregiata da un rapinatore incappucciato, notte di paura per una 28enne aggredita mentre rientrava a casa

Napoli. Denti spezzati nell’arcata superiore, il labbro spaccato, un trauma facciale, forti contusioni a un braccio e alle gambe, escoriazioni in varie parti del corpo: se l’è cavata con trenta giorni di prognosi e un brutto ricordo la giovane di 28 anni che, lunedì sera, è stata aggredita a Fuorigrotta da due rapinatori. La ragazza, […]

Napoli. Denti spezzati nell’arcata superiore, il labbro spaccato, un trauma facciale, forti contusioni a un braccio e alle gambe, escoriazioni in varie parti del corpo: se l’è cavata con trenta giorni di prognosi e un brutto ricordo la giovane di 28 anni che, lunedì sera, è stata aggredita a Fuorigrotta da due rapinatori. La ragazza, residente al Rione Traiano, era per strada da sola, stava percorrendo a piedi via Giambattista Marino quando i criminali l’hanno raggiunta in automobile. Erano le 23.15, pochissimi passanti lungo quel tratto di strada una volta chiusi i negozi, nemmeno la vicinanza del commissariato, a poche decine di metri, ha fatto da deterrente. La giovane era al telefono con un’amica, l’altra mano nella borsa. Non si è accorta del criminale che, incappucciato, le si è avventato addosso alle spalle, strappandole il cellulare e spingendola con forza bruta. La ragazza è caduta rovinosamente a terra, oltre a procurarsi diverse escoriazioni e delle contusioni a un braccio e alle gambe ha battuto la testa sul marciapiedi, ferendosi al labbro e spaccandosi alcuni denti nell’impatto. L’amica che era all’altro capo del telefono, sentendo le urla, ha immaginato che fosse successo qualcosa e, dopo aver provato a richiamare, ha avvisato le forze dell’ordine. La telefonata è stata passata agli agenti del commissariato San Paolo che, in costante contatto con l’amica, hanno rintracciato l’abitazione della vittima, apprendendo che la giovane era stata accompagnata in ospedale dal padre, contattato tramite alcune persone che l’avevano soccorsa. Ai poliziotti la giovane, ancora visibilmente scossa, non ha saputo fornire indicazioni sul ragazzo che l’aveva rapinata: ha detto di avere avuto l’impressione che si trattasse di un giovane ma di non averlo visto in faccia in quanto aveva un cappuccio ed era stata colpita alle spalle, né ha potuto segnare il numero di targa della vettura o altri elementi che potrebbero rivelarsi preziosi al fine delle indagini. La ragazza è stata medicata e, giudicata guaribile nel giro di trenta giorni, è stata dimessa. I poliziotti, dopo il sopralluogo sul posto indicato, hanno avviato le procedure per l’acquisizione dei video delle telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali; sulla strada, così come in tutto il quartiere, fatta eccezione per le telecamere intorno allo stadio San Paolo, non esiste un sistema di videosorveglianza pubblico. (Nico Falco – Il Mattino)