Paestum. Nove milioni di euro per il rilancio e la valorizzazione dell’area archeologica
Rilancio e valorizzazione dell’area archeologica di Paestum: bandi in fase di valutazione. Entro qualche mese potrebbero essere pubblicati per l’inizio degli interventi finanziati nell’ambito del Pac cultura, il piano di azione e coesione complementare. Novanta i cantieri che saranno attivati in cinque regioni del Mezzogiorno per un investimento totale di circa mezzo miliardo di euro. […]
Rilancio e valorizzazione dell’area archeologica di Paestum: bandi in fase di valutazione. Entro qualche mese potrebbero essere pubblicati per l’inizio degli interventi finanziati nell’ambito del Pac cultura, il piano di azione e coesione complementare. Novanta i cantieri che saranno attivati in cinque regioni del Mezzogiorno per un investimento totale di circa mezzo miliardo di euro. Per il rilancio del patrimonio culturale di Paestum saranno utilizzati 9 milioni di euro. «Contiamo – afferma il direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel – di pubblicare i bandi entro qualche mese». Gli interventi che riguarderanno il museo e parco archeologico puntano alla riqualificazione, restauro e adeguamento funzionale e impiantistico finalizzati all’implementazione dell’offerta di visita, al miglioramento della fruizione in sicurezza e dell’accessibilità per disabili, al contenimento del fabbisogno energetico dell’area comprendente la cinta muraria da porta Aurea a Torre18 e le insulae. «Saranno realizzati altri percorsi per il superamento delle barriere architettoniche – spiega Zuchtriegel – e poi lavori di manutenzione e ammodernamento del museo, che procederanno in due o più lotti. Il museo sarà sempre visitabile, almeno in parte, non resterà mai chiuso». In fase di validazione anche il progetto relativo alla riqualificazione dell’ex stabilimento della Cirio finanziato nell’ambito del piano strategico turismo e cultura insieme con altri interventi. «Questo progetto ha dei tempi più lunghi, la struttura è pericolante e deve essere messa in sicurezza e recuperata, non va abbattuta – evidenzia Zuchtriegel – è un pezzo di archeologia industriale e della storia di Paestum. Per il recupero abbiamo fatto una valutazione per flussi e potenzialità di incremento degli stessi, e abbiamo deciso di puntare su un connubio tra archeologia e dieta mediterranea, che connette l’antico con il presente e può trovare lì uno spazio di approfondimento, laboratori per famiglie e scuole, ricostruzione e ricerca dei paesaggi storici e come si sono sviluppati. Con la creazione di un legame tra archeologia e dieta, che in greco significa stile di vita. Dunque non solo come consumo, modo di produzione, di preparazione ma anche stile di vita». Gli interventi consentiranno di strappare dal degrado l’ex stabilimento Cirio e recuperare il patrimonio archeologico che insiste al di sotto dello stesso. Nell’immobile si trova una parte del santuario di Santa Venera parzialmente riportato alla luce, con scavi fermi da tempo proprio per la mancanza di fondi. (Angela Sabetta – La Città di Salerno)