Pompei. Oggi il ministro Franceschini con l’inviato di Bruxelles faranno il punto sul piano di rilancio

9 febbraio 2017 | 15:38
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Pompei. Oggi il ministro Franceschini con l’inviato di Bruxelles faranno il punto sul piano di rilancio

Sarà la Pompei che l’Unione Europea ha salvato con 105 milioni di euro, dove «sono cresciuti i turisti ma ci sono diversi ritardi per mafia e corruzione», la prima tappa del viaggio in Italia del commissario europeo Corina Cretu. La Cretu visiterà oggi il sito accompagnata dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, dal sovrintendente […]

Sarà la Pompei che l’Unione Europea ha salvato con 105 milioni di euro, dove «sono cresciuti i turisti ma ci sono diversi ritardi per mafia e corruzione», la prima tappa del viaggio in Italia del commissario europeo Corina Cretu. La Cretu visiterà oggi il sito accompagnata dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, dal sovrintendente Massimo Osanna e dal direttore del Grande Progetto, il generale dei carabinieri Luigi Curatoli, con i quali poi si farà il punto sullo stato del piano di rilancio. Spuntata la protesta (il corteo annunciato da Unsa e Flc è stato ridotto ad un presidio in Piazza Esedra per l’intervento del questore), revocata ufficialmente anche l’assemblea inizialmente indetta per la scorsa domenica ad ingresso gratuito e poi spostata ad oggi (i sindacati offrono addirittura tre ore di lavoro gratuito per consentire la visita di due case chiuse) agli Scavi si attende con serenità l’arrivo della Cretu. «A Pompei – commenta il generale Curatoli – i fondi si stanno spendendo con intelligenza e raziocinio. A dicembre 2016 sono stati spesi 60 milioni ma entro la fine del 2018, quindi con due anni di anticipo rispetto alla scadenza del Pon Cultura, saranno impiegati anche gli altri 40. La seconda fase del Pon cultura comprende 34 interventi, il 50 per cento oggi sono terminati. Abbiamo buoni motivi di ritenere che tutti i cantieri potranno essere chiusi per il 2018». La visita della Cretu comprende alcuni cantieri, tra cui quello della domus dei Casti Amanti, le case di Sirico e dell’Orso ferito la cui apertura era stata annunciata per Natale e poi spostata a marzo quando verrà inaugurata l’intera Regio VII mezza in sicurezza, che la commissaria europea potrà vedere in anteprima. La Casa dei Casti Amanti, il cantiere-evento della gestione commissariale Fiori alla cui inaugurazione nel 2010 avrebbe dovuto partecipare anche l’ex premier Berlusconi, in realtà chiuse con la fine della gestione straordinaria del sito. Allestita con passerelle aeree che permettevano ai visitatori di assistere ai lavori di restauro, fu protagonista di un’apertura speciale per San Valentino e poi di aperture spot, su prenotazioni e per piccoli gruppi. Affreschi che incantarono anche John Turturro, un giardino, il forno e le macine del panettiere che la abitava, i resti degli animali che la stalla colse nell’eruzione: questo fragile gioiello archeologico che custodisce tante tracce della vita e delle morte di venti secoli fa tornerà visibile, dall’11 al 14 febbraio, di nuovo in occasione di San Valentino, a piccoli gruppi di massimo venti persone e su prenotazione. I fortunati avranno il privilegio di vedere anche l’annessa domus dei Pittori al Lavoro. Dopo il 14, poi, il cantiere chiuderà per i prossimi tre anni e sarà riaperto al pubblico solo nel 2020: i lavori saranno appaltati entro la fine del 2017, saranno utilizzati 10 milioni di euro del Grande progetto Pompei. (Gaty Sepe – Il Mattino)