Salerno. Parte il censimento degli ambulanti in vista del pagamento delle tasse
Salerno. Chi occupa gli stalli nelle aree mercatali e quanti sono effettivamente? A questa domanda ci dovrebbe essere una risposta immediata, ma purtroppo così non è. Se ne sono resi conto all’ufficio Annona quando hanno dovuto affrontare la problematica, sollevata dalla stessa associazione di categoria, relativa al pagamento delle tasse che gli ambulanti non riescono […]
Salerno. Chi occupa gli stalli nelle aree mercatali e quanti sono effettivamente? A questa domanda ci dovrebbe essere una risposta immediata, ma purtroppo così non è. Se ne sono resi conto all’ufficio Annona quando hanno dovuto affrontare la problematica, sollevata dalla stessa associazione di categoria, relativa al pagamento delle tasse che gli ambulanti non riescono a corrispondere nei tempi stabiliti. «Quello che è emerso – ha spiegato il dirigente del settore Alberto Di Lorenzo che sta curando personalmente la questione – è un problema di carattere preliminare relativo a tutte le aree mercatali. Purtroppo, per un lungo periodo di tempo non sono stati aggiornati i subentri per cui non sappiamo chi c’è su un determinato stallo». Da qui è iniziata un’attività di verifica che l’ufficio sta portando avanti con il comando della polizia municipale e con gli stessi rappresentanti della categoria. Da questa attività non solo dovranno emergere i titolari della concessione, ma anche la quantità e la grandezza degli stessi stalli. «Ad esempio – ha continuato Di Lorenzo – dalle prime informazioni che siamo riusciti ad avere risulta che ci sono alcuni mercatali, non la maggioranza, che occupano uno spazio maggiore di quello per il quale pagano». Lo stesso numero totale degli stalli, che dovrebbe essere di 350, al momento non si può dire definitivo. «Finalmente – ha continuato il dirigente – possiamo fare questo tipo di controllo perché abbiamo messo in rete tutti gli uffici e le informazioni». In pratica gli uffici Annona, Tributi e Polizia municipale che fino ad oggi affrontavano questo problema in maniera autonoma, oggi sono unificati e così diventa più facile anche risolvere questi problemi. «Questo tipo di verifica ci occuperà almeno altri due o tre mesi. È un’occasione unica per mettere tutte le carte a posto e anche per garantire ai mercatali i loro diritti dato che sono i primi a pagare le conseguenze di tutto questo. È un lavoro certosino che ha come fine ultimo quello di ripristinare la legittimità sia dei diritti che dei doveri». Soltanto successivamente sarà possibile affrontare il problema dei tributi nonché della riorganizzazione generale delle aree mercatali presenti in città che soffrono tutte, alcune in misura maggiore altre minore, di una serie di problemi. Ad esempio, c’è la questione dell’area di via De Crescenzo. Come ammesso dallo stesso dirigente quel mercato non funziona perché situato in un quartiere dormitorio. C’è la necessità di spostarlo altrove, in un luogo di maggiore passeggio. Poi c’è il mercato di via Piave che si è sviluppato in maniera caotica e dove i mercatali e i residenti sono costretti a fare i conti con le radici degli alberi che ormai sono uscite fuori dai marciapiedi e che creano non pochi disagi. Ed ancora, l’area di via Robertelli presenta dei problemi di manutenzione nonché quelli legati alla carenza di parcheggi. Senza contare che lì insistono numerosi abusivi. E si potrebbe continuare all’infinito. A tutto questo si aggiunge il problema dei rifiuti; molti ambulanti lasciano le aree in totale sporcizia non provvedendo nemmeno a fare la raccolta differenziata così come dovrebbero fare. «Un’altra cosa che secondo me andrebbe fatta – ha spiegato Di Lorenzo – è pensare anche all’organizzazione di un presidio di polizia municipale in ogni mercato così che i vigili possano controllare chi viene ad occupare lo stallo ogni mattina, se viene regolarmente occupato e così via. Insomma, c’è un gran lavoro da fare. Fortunatamente c’è stata una proroga relativamente all’attuazione della direttiva Bolkestein per cui possiamo lavorare con più calma». Infatti, i bandi per mettere a gara le concessioni mercatali potranno partire non prima di fine anno, anche se il Comune aveva già predisposto la preparazione di tutti gli atti necessari per la gara. (La Città di Salerno)