Sorrento-Museo Correale, Maria Grazia Leonetti Rodinò a nuovo presidente, un’occasione da non lasciarsi sfuggire!
Potrebbe essere una opportunità unica ed irripetibile e senz’altro un vanto per la nostra città, visto la disponibilità a mettere a servizio del Museo l’enorme bagaglio di competenze nel mondo dell’arte riconosciuto a livello internazionale, da parte della neo Consigliera. Sorrento – Giorni movimentati al Museo Correale di Terranova, oltre alla già avvenuta nomina […]
Potrebbe essere una opportunità unica ed irripetibile e senz’altro un vanto per la nostra città, visto la disponibilità a mettere a servizio del Museo l’enorme bagaglio di competenze nel mondo dell’arte riconosciuto a livello internazionale, da parte della neo Consigliera.
Sorrento – Giorni movimentati al Museo Correale di Terranova, oltre alla già avvenuta nomina dei nuovi consiglieri vi sarà prossimamente quella del presidente, dopo le dimissioni dell’Avv. Giuliano Buccino Grimaldi. Mentre i tre membri del Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dallo Statuto (all’art.9), sono il Direttore del Museo Civico Gaetano Filangieridi Napoli o un suo delegato; un delegato per il Museo Artistico Industriale di Napoli e un membro eletto dal Consiglio Comunale di Sorrento (che ultimamente, a differenza di quanto riportato dallo Statuto, viene nominato direttamente dal Sindaco di Sorrento).
Nomine che vengono rinnovate ogni sei anni. Altro discorso per quanto riguarda la carica di Presidente, che ,secondo l’art. 10 dello Statuto, spetta all’Amministratore più anziano di nomina. In questo caso, per anzianità, subentrerebbe il Consigliere nominato dal Comune di Sorrento, Gaetano Mauro. Noto imprenditore alberghiero che in questi anni nonostante si è prodigato molto con spirito di cooperazione insieme al resto del Consiglio di Amministrazione ed al Management, sembrerebbe tuttavia che i risultati ottenuti abbiano alquanto deluso le aspettative di gran parte della cittadinanza. Rappresentata da imprenditori, critici d’arte, associazioni e semplici cittadini sempre attenti alle sorti del Museo Correale . Ovvero di quello che è considerato un notevole patrimonio per tutti i sorrentini e senz’altro una delle maggiori attrazioni culturali dell’intero territorio. Molte sono state le critiche, nonostante determinati sforzi, circa una gestione in modo evidente non all’altezza di ciò che, all’inizio del secolo scorso, i fratelli Alfredo e Pompeo Correale , ultimi discendenti dei Conti di Terranova, disposero nel loro testamento. Ossia che tutte le opere d’arte accumulate nel corso degli anni dalla famiglia non andassero perdute, proponendo la nascita di un museo nella villa di loro proprietà costituendo la Fondazione Correale prima e successivamente, nel 1924 il Museo Correale di Terranova. Un ente autonomo, il cui unico scopo doveva essere secondo Statuto (art.1)“ a vantaggio e beneficio del pubblico”. Direttive che a quanto pare negli ultimi anni non sembrerebbero essere rispettate, tanto da mantenere una gestione tutt’altro che trasparente, in cui, per altro, è evidente un interesse sproporzionato dell’attuale Amministrazione Comunale. Una entità ,che nonostante le pressioni, continua a presentarsi astratta ed estranea dal contesto cittadino, lontano dai principi fondantidettati dai fratelli Correale. Una sorta di anomalo mistero che ha contribuito a far sollevare da parte della cittadinanza e finanche di alcune forze politiche di opposizione una serie di quesiti con lo scopo di fare chiarezza sui metodi con i quali viene gestita quella che senz’altro viene considerata anche una grande risorsa per il turismo sorrentino. Una serie di dubbi che finora non sono stati chiariti sia dal Management del Museo tanto che dall’ Amministrazione comunale, che a sua volta sembrerebbe interessata a mantenere, non è dato sapere per quali motivi… una tale ambigua situazione. Ora a di là di tali comportamenti, nonostante l’impegno degli ultimi anni da parte del Consiglio di Amministrazione, da come evidenziato varie volte da rispettabili opinioni, l’unica certezza è rappresentata dalla scarsa competenza nel gestire a dovere un tale patrimonio. Con il risultato evidente di una gestione ritenuta insufficiente e poco competitiva, visto l’enorme potenziale a disposizione. La mancanza di una personalità di alto spessore portatrice, innanzitutto di un ricco bagaglio di esperienza, conoscenze, abilità e competenze adeguate del settore, probabilmente all’origine di una tale discussa situazione. Partendo dal presupposto che il perfetto direttore di una fondazione d’arte è quello che è manager ed esperto d’arte al tempo stesso ( evitando in tal modo contrasti tra chi gestisce i fondi e chi organizza le mostre), una svolta in tal senso potrebbe venire proprio dalla recente nomina nel Consiglio di Amministrazione del Museo Correale della Dott.ssa,Maria Grazia Leonetti Rodinò.La cui enorme esperienza e le indiscusse capacità e competenze nel campo dell’arte e della cultura, riconosciute a livello internazionale, potrebbero senz’altro colmare le tante attuali lacune e traghettare il museo Correale verso la sua rinascita. Sebbene verrebbe vista con favore sia dall’Istituto di Cultura “Torquato Tasso” che dall’ Associazione “Amiche del Correale”,oltre che da esperti d’arte ed imprenditori, tale nomina è ostacolata dallo Statuto del Museo. Il quale ,oltre ad essere ormai obsoleto, non rispetta le situazioni culturali attuali e non sempre, nel corso del tempo, è stato rispettato come indicato dai fratelli Correale; indicherebbe invece, in Gaetano Mauro, quale attuale consigliere più anziano, il futuro presidente. A cui come ribadito vanno senz’altro stima e meriti circa il suo impegno ma visto un tale curriculum, un passo indietro in tal senso, favorendo la nomina della Dott.ssa Leonetti Rodinò, sarebbe ulteriormente gratificante.
Docente di storia dell’arte, Maria Grazia Leonetti Rodinò è autrice di numerose pubblicazioni, tra cui Il Pio Monte della Misericordia, quattro secoli di pietas (casa editrice arte’m, 2012); Breve Guida alla Quadreria del Pio Monte della Misericordia (Electa Napoli, 2005); Il Pio Monte della Misericordia, la Storia, la Chiesa, la Quadreria (Arte Tipografica, Napoli 1991); Notizie sulla Quadreria del Pio Monte della Misericordia (Di Mauro Editore, 1975). – Nel 2005 è stata la prima donna ad entrare nel governo del Pio Monte della Misericordia istituendo la stabile apertura della Quadreria al pubblico e organizzando i servizi accessori necessari alla musealizzazione, come la biglietteria, le audioguide e il bookshop. Tra le numerose iniziative intraprese, le più significative sono state il restauro di 99 dipinti (2005-2007), la conservazione in vetrine dei tesori di antiche arciconfraternite per la loro salvaguardia, l’accettazione del patrimonio artistico della provincia di Napoli e di importanti archivi storici per consentirne la visibilità e lo studio. Nel 2011, cura con l’aiuto di Mario Codognato, l’organizzazione della prima edizione della mostra Sette opere per la Misericordia. Opere d’arte contemporanea donate da sette artisti al Pio Monte della Misericordia: Marisa Albanese, Sandro Chia, Flavio Colusso, Mimmo Jodice, Clifford Ross, Charles Skapin.
Dal 2012 è delegata per la Campania della Federazione Italiana Amici dei Musei; dal 2010 è consigliere dell’Associazione Amici di Capodimonte; nel 2006 collabora alla nascita della Fondazione Rione Sanità ONLUS di cui è vicepresidente; dal 1997 è consigliere dell’Associazione Amici dei Musei di Napoli. Nel 1986 fonda con la sua famiglia e assume la segreteria del “Premio Tommaso e Laura Leonetti – Un impegno per Napoli”, conferito tra gli altri a Carlo Azeglio Ciampi, al Cardinale Crescenzio Sepe, e nel 2010 a Riccardo Muti.
Oltre,al consiglio di amministrazione, le associazioni, i critici d’arte, gli amministratori comunali, ed a quanti hanno a cuore i valori dell’arte, della storia e della cultura della nostra Città, sapranno cogliere l’unica rara occasione di vedere al timone del Museo Correale di Terranova, una tale competenza? Si spera soltanto che il buon senso, una volta tanto prevalga su interessi di altra natura. 12 febbraio 2017 – salvatorecaccaviello.