Sorrento trovati resti antichi romani durante i lavori di metanizzazione sul Corso Italia

11 febbraio 2017 | 10:08
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Sorrento trovati resti antichi romani durante i lavori di metanizzazione sul Corso Italia

Trovata un’insula, cioè di un complesso di edifici d’epoca imperiale romana durante gli scavi di metanizzazione a Sorrento . Nel cantiere è stato ritrovato, quasi intatto, un dolio in terracotta, ossia una grande giara utilizzata per la conservazione degli alimenti e risalente al primo secolo dopo Cristo. Gli addetti ai lavori che seguono lo svolgimento […]

Trovata un’insula, cioè di un complesso di edifici d’epoca imperiale romana durante gli scavi di metanizzazione a Sorrento . Nel cantiere è stato ritrovato, quasi intatto, un dolio in terracotta, ossia una grande giara utilizzata per la conservazione degli alimenti e risalente al primo secolo dopo Cristo.

Gli addetti ai lavori che seguono lo svolgimento delle operazioni di posa delle condotte lo hanno rinvenuto nei pressi della Cattedrale di Sorrento. A quel punto, con l’aiuto dei restauratori, l’hanno fasciato e trasferito temporaneamente a villa Fiorentino. Insieme a quello di numerosi scarti di produzione e di due monete. Una scoperta che conferma la vocazione produttiva del quartiere: una caratteristica suggerita dall’antica presenza, a pochi passi dall’odierna piazza Veniero, di una fornace dove si realizzavano anfore per il trasporto del rinomato vino locale.

( Sorrento press)

Che l’area, in epoca romana, abbia avuto anche un’impronta residenziale, invece, è dimostrato dai muri di ambienti ritrovati a mezzo metro di profondità: pareti rosse, abbellite con raffigurazioni di piante a foglie lanceolate e delimitate da fasce gialle, risalenti presumibilmente all’epoca dell’imperatore Nerone. Di sicuro si tratta di una rarità visto che, fino a oggi, non esisteva traccia di pareti con questo tipo di ornamento.

Anche qui il lavoro non è stato semplice: gli specialisti hanno consolidato le decorazioni per poi staccarle, collocarle su speciali pannelli e sottoporle a immediato restauro. Il ritrovamento di blocchi di tufo simili a quelli di Porta Parsano, infine, potrebbe consentire di rivedere l’estensione della cinta muraria di età sannitica, risalente al IV-III secolo avanti Cristo: su queste fondamenta sarebbero stati successivamente costruiti gli edifici di età imperiale.

Il rinvenimento dei reperti non ha, comunque, ostacolato le opere per la metanizzazione che ora sono state sospese in vista della ricorrenza di Sant’Antonino e che riprenderanno a partire dalla metà della prossima settimana.