Agropoli. Dall’Asl il via libera alla riapertura del pronto soccorso. Il servizio dovrà essere riattivato per l’inizio dell’estate

Incontro operativo all’ex ospedale civile di Agropoli, alla presenza del direttore generale dell’Asl Antonio Giordano, per organizzare la riapertura del pronto soccorso. «Siamo qui – ha spiegato il manager – per capire se esistono le condizioni di riapertura, a breve, del pronto soccorso h24 e di 20 letti di medicina per la degenza, così come stabilito dal piano ospedaliero regionale, nell’atto aziendale». E l’esame è stato superato a pieni voti: «le condizioni strutturali ci sono tutte – precisa Giordano – bisogna solo fare banali modifiche per adeguare i locali alla normativa, che nel frattempo è cambiata». «Bisogna passare al discorso operativo per aprire i battenti entro l’estate – ha aggiunto – reperire personale e attrezzature, queste ultime saranno acquistate ex novo, quindi di ultima generazione, visto che quando l’ospedale venne chiuso quelle esistenti vennero trasferite verso altri presidi. Per quanto riguarda il personale invece – conclude – si procederà a reperirlo, prima con meccanismi interni, poi si chiederà una deroga alla Regione». «Siamo ormai in dirittura di arrivo – commenta il sindaco Franco Alfieri – per la riapertura, nelle prossime settimane, del pronto soccorso. Nell’incontro operativo, insieme al direttore generale dell’Asl, Giordano, a visitare i locali che ospiteranno il pronto soccorso c’erano il direttore sanitario ed il dirigente del dipartimento risorse umane e strumentali per organizzare l’avvio delle procedure per reperire il personale, il materiale, i suppellettili, le attrezzature e per i lavori da compiere. Era presente anche il primario dell’emergenza dell’ospedale di Vallo della Lucania, Apolito, che sarà anche il responsabile, ad interim, del pronto soccorso di Agropoli». Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul Burc il decreto del commissario, dimissionario alla sanità, Joseph Polimeni, che sanciva l’apertura di un pronto soccorso per Agropoli, riconosciuta quale zona disagiata. Oltre ai 20 posti letto previsti, il sindaco Alfieri ha annunciato che «si sta lavorando affinché possano eseguiti interventi in day e week surgery». «Sarà attivato – precisa – il laboratorio analisi mentre la radiologia è già funzionante. Avremo una medicina specialistica». Inoltre dopo «l’accreditamento del Radiosurgery per continuare le terapie stereotassiche e la radioterapia tradizionale, si sta cercando anche di attivare la chemioterapia». (La Città di Salerno)