Chiarimenti in merito al progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati al quale il Comune di Agropoli ha aderito: è quanto hanno chiesto all’amministrazione comunale gli attivisti del locale Meet up Cinque Stelle, che hanno protocollato una lettera nella quale chiedono che si specifichi «se esiste un quadro aggiornato delle presenze […]
Chiarimenti in merito al progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati al quale il Comune di Agropoli ha aderito: è quanto hanno chiesto all’amministrazione comunale gli attivisti del locale Meet up Cinque Stelle, che hanno protocollato una lettera nella quale chiedono che si specifichi «se esiste un quadro aggiornato delle presenze di richiedenti asilo sul territorio agropolese, di indicare il numero dei già presenti e di coloro in arrivo dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum/Triton, precisando quali saranno i principali assetti del sistema di accoglienza per l’intera durata e da chi esso dovrebbe essere amministrato, puntualizzando se il Piano di zona Salerno 8 è o sarà coinvolto nello Sprar ed eventualmente con quali e quante risorse». Il gruppo tiene a precisare che «è fondamentale capire quali siano le dinamiche d’ingresso e uscita dal sistema di accoglienza, come verranno gestiti i migranti nel corso della permanenza finalizzata alla valutazione della domanda di protezione internazionale, quante e quali spese saranno a carico del Comune e dove l’ente attingerà il denaro necessario». Infine chiedono «quante e quali strutture ricettive e abitative sono state selezionate o saranno selezionate per l’accoglienza e la permanenza e con quale procedura». Da Palazzo di Città fanno sapere che «si sta lavorando di concerto con la Prefettura per trovare la soluzione ottimale per rispondere alla domanda di integrazione e accoglienza, senza creare alcun tipo di disturbo ai cittadini. Appena avremo notizie certe sarà chiarito ogni dubbio sul tema. Nel frattempo – concludono – si fa appello all’onestà intellettuale di ognuno al fine di evitare inutili strumentalizzazioni». (La Città di Salerno)