Attacco granata grandi firme: ritorni, scoperte e conferme, ampia scelta per Bollini
Sprocati’s on fire. Il giovane Mattia non lascia ma… raddoppia. Dopo le ottime impressioni destate sul campo del Benevento, l’ex esterno della Pro Vercelli ha sfoderato una prestazione da 7 in pagella anche contro il Brescia sabato pomeriggio, sul prato di casa dello stadio Arechi. Sacrificio, imprevedibilità, buona tecnica e facilità di corsa fanno del […]
Sprocati’s on fire. Il giovane Mattia non lascia ma… raddoppia. Dopo le ottime impressioni destate sul campo del Benevento, l’ex esterno della Pro Vercelli ha sfoderato una prestazione da 7 in pagella anche contro il Brescia sabato pomeriggio, sul prato di casa dello stadio Arechi. Sacrificio, imprevedibilità, buona tecnica e facilità di corsa fanno del virgulto scuola Pavia una sorpresa tanto bella quanto inaspettata. Arrivato in punta di piedi, ora punta dritto al posto fisso come Checco Zalone in una sua recente pellicola cinematografica. Alberto Bollini, intanto, si frega le mani e si gode questa “benedetta abbondanza”. Almeno per quel che concerne la prima linea.
Il recupero di Improta dopo la squalifica; Sprocati in grande spolvero; la voglia di ritornare leader di Rosina; l’indispensabilità di Massimo Coda; il ritorno al gol di Donnarumma. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Oggi pomeriggio, alla ripresa al centro sportivo Mary Rosy, il trainer di Poggio Rusco riabbraccerà i suoi dopo due giorni di meritato relax. Trattasi di settimana lunga, da sempre arma a doppio taglio: perchè se da una parte concede qualche ora di riposo in più alla mente ed alle gambe dei calciatori, dall’altra amplifica dubbi e confonde pensieri. Uno su tutti: ritorno al passato, con i tre tenori in campo dal primo minuto, o dare continuità alle ultime due prestazioni, confermando il 4-3-3? La logica consiglierebbe di optare per la seconda ipotesi, però i segnali lanciati da tutti sono chiari ed inequivocabili. La realtà dei fatti racconta di un reparto avanzato “in palla”, che sta bene ed ha motivazioni da vendere, ma in campo ne vanno undici e dunque al tecnico il compito di scegliere a chi affidarsi. Dal primo pomeriggio di oggi un solo pensiero ronzerà nella testa di tutti: dare continuità per continuare a mettere in cascina punti importanti. E farlo su un campo tradizionalmente ostico per qualsiasi compagine come il Comunale di Chiavari varrebbe quasi doppio. Sei giorni per pensare, scrutare, riflettere. Per poi scegliere. In cinque per tre maglie, con i primi accenni di primavera che hanno portato in casa Salernitana una benedetta abbondanza.
fonte solosalerno.it