Battipaglia. Piante decapitate dagli operai. Ambientalista sale sull’albero per protesta
Battipaglia. «Non c’è rispetto per il verde pubblico…». Parla così Romeo Galiano, l’ambientalista che ieri, intorno alle 9, s’è arrampicato su uno degli alberi alle spalle del bocciodromo, all’interno della villetta comunale “Ezio Maria Longo”, per protestare contro la scarsa attenzione dedicata al verde. A pochi passi c’erano i dipendenti di Alba, ai quali è […]
Battipaglia. «Non c’è rispetto per il verde pubblico…». Parla così Romeo Galiano, l’ambientalista che ieri, intorno alle 9, s’è arrampicato su uno degli alberi alle spalle del bocciodromo, all’interno della villetta comunale “Ezio Maria Longo”, per protestare contro la scarsa attenzione dedicata al verde. A pochi passi c’erano i dipendenti di Alba, ai quali è demandata la manutenzione del verde pubblico cittadino, che da qualche giorno si stanno occupando della potatura degli alberi per mettere in sicurezza l’area ed evitare la caduta delle fronde. La tecnica, però, è contestata da Galiano. Il 41enne battipagliese, dottore forestale e ambientale, arboricolture e tree climber, non accetta che s’applichi la capitozzatura, che consiste nel taglio indiscriminato del fusto e di grossi rami. Insomma, l’albero viene privato della chioma. E Galiano non accetta interventi fatti senza il supporto di esperti della materia: «Mentre ero sull’albero – spiega – chiedevo chi fosse l’esperto che seguiva l’intervento; bisogna assumersi le responsabilità, perché non è semplicemente potatura ma è togliere la vita a un albero, è un preabbattimento». Dalla cima dell’albero Galiano, accompagnato dall’avvocato Elio Rocco, ha discusso con gli uomini della polizia municipale, diretti dal responsabile Gerardo Iuliano, e con l’assessore Giuseppe Provenza, E s’è pure vivacemente confrontato con qualche passante: «Un uomo mi ha detto che fanno bene, perché gli alberi poi ostruiscono i tombini, e questo dimostra che non c’è cultura del verde, perché non si sa neppure che gli alberi trasmettono ossigeno e che gli uccelli, tra quelle fronde, nidificano». Persuaso dall’assessore Provenza, che gli ha assicurato ascolto, Galiano è sceso dall’albero. Nella serata di ieri, insieme all’avvocato Rocco, ha preparato una lettera da inviare all’amministrazione: «Voglio evidenziare che manca un iter teso a preservare la vitalità degli alberi e il verde pubblico, perché chi detiene il verde pubblico deve custodirlo a beneficio della comunità…». E Provenza dichiara: «Se presenteranno la relazione tecnica saremo lieti di aprire un tavolo di confronto». (La Città di Salerno)