Capaccio Paestum. Il sindaco Voza rassicura: «Stop all’arrivo di profughi»

20 marzo 2017 | 18:34
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Capaccio Paestum. Il sindaco Voza rassicura: «Stop all’arrivo di profughi»

A Capaccio Paestum non arriveranno altri profughi richiedenti asilo. La Prefettura, infatti, sollecitata dal sindaco Italo Voza, avrebbe confermato che non è previsto alcun nuovo arrivo sul territorio della città della Piana. «Nonostante la preoccupazione di qualche comitato locale e di alcuni cittadini, l’Amministrazione guidata ha ricevuto ancora rassicurazione dagli organi di governo, con i […]

A Capaccio Paestum non arriveranno altri profughi richiedenti asilo. La Prefettura, infatti, sollecitata dal sindaco Italo Voza, avrebbe confermato che non è previsto alcun nuovo arrivo sul territorio della città della Piana. «Nonostante la preoccupazione di qualche comitato locale e di alcuni cittadini, l’Amministrazione guidata ha ricevuto ancora rassicurazione dagli organi di governo, con i quali è in contatto costante», si afferma in una nota di Palazzo di Città. «Sul nostro territorio sono già ospitati richiedenti protezione internazionale – spiega Voza – La nostra città non può essere additata di razzismo o inospitalità, ma sappiamo che l’accoglienza è una cosa seria e non si può certo improvvisare, sia nel rispetto di chi la riceve ma soprattutto di chi la dovrebbe offrire. Inoltre, la Prefettura di Salerno ha confermato che Capaccio Paestum non è destinata ad accogliere nuovi migranti, chiarendo anche che si tratta di uno dei comuni in regola con le quote di assegnazione previste dalla legge». L’Amministrazione comunale, che non ha dato disponibilità all’autorità prefettizia di accogliere altri cittadini stranieri, dopo aver avuto conferma ufficiale circa l’inesistenza di nuovi arrivi dagli organi di Governo, «ha inviato un’informativa alla Procura della Repubblica per il procurato allarme creato da notizie infondate e non verificate, sulle quali la politica ha già iniziato a giocare vergognosamente e pericolosamente, incurante della serenità e tranquillità dei cittadini e della verità dei fatti». (La Città di Salerno)