Cava de’ Tirreni. Esposto alla Corte di Conti sulla legittimità della nomina di Tito Mondany a consulente della sicurezza

14 marzo 2017 | 16:35
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Cava de’ Tirreni. Esposto alla Corte di Conti sulla legittimità della nomina di Tito Mondany a consulente della sicurezza
Cava de’ Tirreni. Esposto alla Corte di Conti sulla legittimità della nomina di Tito Mondany a consulente della sicurezza
Cava de’ Tirreni. Esposto alla Corte di Conti sulla legittimità della nomina di Tito Mondany a consulente della sicurezza

Cava de’ Tirreni. Staff del sindaco nel mirino di Alfonso Senatore: l’ex assessore alla sicurezza del Comune metelliano, e oggi presidente dell’associazione “Città Unita”, torna a puntare il dito contro i collaboratori del primo cittadino e, in particolare, denuncia – con tanto di esposto alla Corte dei Conti di Napoli – le presunte irregolarità sottese […]

Cava de’ Tirreni. Staff del sindaco nel mirino di Alfonso Senatore: l’ex assessore alla sicurezza del Comune metelliano, e oggi presidente dell’associazione “Città Unita”, torna a puntare il dito contro i collaboratori del primo cittadino e, in particolare, denuncia – con tanto di esposto alla Corte dei Conti di Napoli – le presunte irregolarità sottese alla nomina del consulente alla sicurezza di Servalli, Tito Mondany. Dura la replica di Servalli: «Senatore è stato il peggiore assessore della nostra città, l’ha esposta alla berlina e continua a farlo». La denuncia di Senatore parte da una serie di delibere con le quali il sindaco ha composto il proprio staff sulla base del criterio dell’intuitu personae previa valutazione del curriculum e verifica del possesso dei titoli richiesti per l’accesso al posto di dotazione organica. L’irregolarità ipotizzata e riscontrata dall’ex assessore riguarda proprio la posizione del consulente Tito Mondany che, stando a quanto spiegato da Senatore, non dovrebbe percepire nessun compenso se non un semplice rimborso spese in quanto attualmente in pensione. «La sua assunzione nello staff è illegittima e in violazione di legge – tuona Senatore – Mondany ha avuto un incarico come consulente volontario e gratuito alla sicurezza, poi tramutato per poter percepire uno stipendio. Niente di strano se non fosse che Mondany è ex consigliere del CdA di Salerno Energia in pensione e in quanto tale dovrebbe percepire solo un rimborso spese per gli spostamenti di lavoro». Nel dettaglio del documento Senatore elenca una serie di altre motivazioni a sostegno della sua tesi di illegittimità della nomina di Monday. «La delibera – si legge nell’esposto – non stabilisce nemmeno il compenso del membro dello staff e non risultano esplicati i connotati di alta specializzazione dei soggetti chiamati a prestare ausilio all’Ente; non risulta essere stata compiuta alcuna concreta verifica circa l’insussistenza di risorse interne che potessero svolgere tali funzioni; non vi è nessuna congrua e analitica specificazione dell’attività richiesta ai soggetti incaricati e, cosa ancora più grave, non sono stati esplicati i parametri in base al quale è stato quantificato il compenso corrisposto all’incaricato». Accuse forti alle quali non ha esitato a rispondere il primo cittadino. Servalli, infatti, ha preferito controbattere senza mezze misure puntando a sua volta il dito contro l’operato e i risultati di Alfonso Senatore quando a lui era stata affidata, dall’allora sindaco Gravagnuolo, la delega alla sicurezza. «Il problema è che pensa di capirne di sicurezza – ribatte Servalli – E invece non capisce nulla, pensa che se ci fosse lui al posto di Mondany le cose andrebbero diversamente. Ma resta il fatto che è stato il peggiore assessore alla sicurezza nella storia di questa città». (La Città di Salerno)