Cava de’ Tirreni. Mancano dipendenti, il Comune rischia la paralisi. La Cisl: «Bisogna subito procedere con le assunzioni»
Cava de’ Tirreni. Assunzioni bloccate a fronte di pensionamenti imminenti: “invecchia” la gestione dell’Ente mentre i dati sulla disoccupazione giovanile continuano a preoccupare le sigle sindacali. Situazione, questa, che potrebbe comportare criticità sul mantenimento dei servizi alla luce delle cessazioni previste fino al 2017. Il riscontro arriva direttamente dai dati che riguardano il personale a […]
Cava de’ Tirreni. Assunzioni bloccate a fronte di pensionamenti imminenti: “invecchia” la gestione dell’Ente mentre i dati sulla disoccupazione giovanile continuano a preoccupare le sigle sindacali. Situazione, questa, che potrebbe comportare criticità sul mantenimento dei servizi alla luce delle cessazioni previste fino al 2017. Il riscontro arriva direttamente dai dati che riguardano il personale a tempo indeterminato pubblicati dall’Ente sul sito istituzionale. Un primo grande ridimensionamento del personale per pensionamenti si è verificato nel 2011 con almeno 19 dipendenti collocati a riposo per anzianità. Allora il personale era composto da almeno 360 dipendenti. Nel 2015, invece, il numero di dipendenti si attestava intorno alle 332 unità, dei quali almeno il 50% (circa 150) presentavano un’anzianità di servizio tra i 31 e i 35 anni e per i quali, da qui a cinque anni, si prevede la fine del rapporto lavorativo per pensionamento. Dal 2015 ad oggi, poi, sono stati almeno altri 40 i pensionamenti (tredici nel 2015, quattordici nel 2016 e già dodici in questi primi mesi del 2017) che hanno ridotto ulteriormente il personale lavorativo a 290 unità. Quest’anno, infine, il numero dei dipendenti si ridurrà ulteriormente considerato che, entro la fine del 2017, è previsto il collocamento a riposo di almeno altre 40 professionalità interne. La situazione ha suscitato l’interesse e la preoccupazione della Segreteria Provinciale Cisl Funzione Pubblica che, nell’ambito di una ricognizione a più ampio raggio sulla situazione occupazionale nella provincia di Salerno, ha inviato una nota al sindaco Vincenzo Servalli sottoscritta dal segretario con delega alle autonomie locali, Vincenzo Della Rocca, e dal segretario generale Pietro Antonacchio. Antonacchio ha sottolineato la necessità di sbloccare le assunzioni per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro considerato che gli ultimi dati riferiti al territorio metelliano descrivono un mercato sempre più ostico e inaccessibile, con almeno 7.000 giovani in fila in cerca di occupazione. «Non è più tollerabile – ha spiegato Pietro Antonacchio – attendere le elezioni e le solite manovre della politica. Ormai il blocco delle assunzioni ha innalzato l’età media dei dipendenti pubblici ben oltre la media degli over 50 e siamo ormai in presenza di un fenomeno di assoluta gravità occupazionale, in particolare presente sul nostro territorio e in tutti gli enti della pubblica Amministrazione. Problema tanto più grave quanto più esclude i nostri figli dalla possibilità di essere avviati a lavoro». Ancora:«Il rilancio di servizi adeguati ai bisogni delle comunità di riferimento, passa obbligatoriamente attraverso la ripresa di assunzioni stabili. Solo attraverso l’assunzione di giovani motivati sarà possibile modernizzare tutta la Pubblica Amministrazione». (La Città di Salerno)