Crollo cavalcavia sull’autostrada A14: l’errore umano ipotesi credibile
ANCONA – Il cavalcavia è scivolato lungo un piano troppo inclinato per errore. Hanno pompato in eccesso, i martinetti idraulici azionati per sollevare un lato del ponte alla volta, colmando poi lo spazio rialzato con pile e lastre di metallo per tenere sempre in equilibrio il cavalcavia, appoggiato sui plinti della struttura provvisoria. Comincia a […]
ANCONA – Il cavalcavia è scivolato lungo un piano troppo inclinato per errore. Hanno pompato in eccesso, i martinetti idraulici azionati per sollevare un lato del ponte alla volta, colmando poi lo spazio rialzato con pile e lastre di metallo per tenere sempre in equilibrio il cavalcavia, appoggiato sui plinti della struttura provvisoria. Comincia a essere più chiara la possibile dinamica dell’incidente avvenuto giovedì sull’A14, tra i caselli di Ancona sud e Loreto. E sullo sfondo si vedono chiaramente errori di esecuzione. Il cavalcavia, troppo alzato su un lato, si sarebbe inclinato per poi slittare e abbattersi sull’A14 mentre passava l’auto dei coniugi Emidio Diomede, 60 anni, e Antonella Viviani, 54, di Spinetoli, provincia di Ascoli, morti praticamente sul colpo. L’ipotesi di un inclinamento eccessivo di un’estremità del ponte è confermata dal dirigente del Compartimento di Polizia stradale delle Marche Alessio Cesareo, secondo cui è possibile che il troncone caduto non appoggiasse perfettamente per l’intera lunghezza, o che da una parte fosse più sollevato e dall’altra meno. Scenari ancora tutti da verificare, in attesa dei risultati della perizia affidata dal pm Irene Bilotta a un docente di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. L’altra ipotesi è che possa aver ceduto il sistema dei sostegni provvisori, l’insieme di martinetti e plinti, ma almeno a un primo esame i sostegni provvisori non presentano danni. Il punto centrale dell’inchiesta è ora stabilire il tempo intercorso tra il sollevamento e il crollo, come hanno detto ieri il procuratore capo di Ancona Elisabetta Melotti e il pm Irene Bilotta.
IL MATTINO.IT