De Rossi e il futuro: «Di sicuro tiferò Roma insieme con Totti»
Daniele De Rossi e Francesco Totti: simboli della stessa squadra entrambi in scadenza al 30 giugno. Ma se per uno, Francesco, lo scorso anno i tifosi sollevarono polemiche per un rinnovo immediato, lo stesso non sta accadendo per Daniele. Non è una questione d’affetto, sia chiaro, ma semplicemente perché il futuro del centrocampista di Ostia […]
Daniele De Rossi e Francesco Totti: simboli della stessa squadra entrambi in scadenza al 30 giugno. Ma se per uno, Francesco, lo scorso anno i tifosi sollevarono polemiche per un rinnovo immediato, lo stesso non sta accadendo per Daniele. Non è una questione d’affetto, sia chiaro, ma semplicemente perché il futuro del centrocampista di Ostia sembra già ben definito: altri due anni in giallorosso a 2 milioni e mezzo più bonus. Nulla di ufficiale, ancora, e De Rossi anche in Nazionale glissa sull’argomento: «Il mio futuro è la partita contro l’Olanda e poi quella contro l’Empoli, è un piacere vivere le cose così serenamente», ha detto a Sky nel post gara della partita contro l’Albania.
STESSO AMORE
Due uomini diversi nel ruolo in campo, negli atteggiamenti e nel relazionarsi col pubblico, ma accumunati dalla stessa passione per la loro città. Sarà difficile in futuro assistere ad un fenomeno come quello che ha caratterizzato la Roma negli ultimi anni, portando Totti e De Rossi a trovare una piena empatia col pubblico, dettata dall’amore per gli stessi colori: «Non so cosa succederà, so che tiferemo Roma la prossima stagione e per tutta la vita, questa è una cosa che ci ha contraddistinto da prima ancora che indossassimo questa maglia, quando io giocavo da ragazzino e lui era lì a San Giovanni. È una cosa che abbiamo dentro e sarà sempre così. Dobbiamo sperare sempre per il bene di questa squadra che per noi è tutto e se posso parlare anche per lui in questo senso, la Roma è tutto, è il bene primario e noi non dobbiamo mai dimenticarcelo, mai».
LA DECISIONE
Il calcio, quello giocato, è ancora nel futuro del numero 16. L’altro calcio, quello fuori dal campo, sarà il lavoro del futuro di Francesco Totti (in queste ore a Monte Carlo con la famiglia per due giorni di relax). Il capitano della Roma ha confidato nella recente intervista a Maurizio Costanzo di aver già chiaro quello che farà appena appenderà gli scarpini al chiodo: procuratore? Uomo della società? Direttore tecnico? Interrogativi che avranno entro un mese la risposta. Luciano Spalletti, invece, è concentrato sul secondo posto («Sarà il nostro scudetto» ha detto il tecnico), ieri ha ammirato il suo capitano deliziare il pubblico nella partita contro la Primavera e quando il destino della stagione sarà definito, anche lui darà alla società la risposta sul suo futuro. Un mese, e tutto sarà più chiaro.
di Gianluca Lengua IL MATTINOSPORT