Il 1° Circolo didattico nella giornata della legalità incontra il PM Vincenzo Senatore e il Tenente Tatarella
Cava de’ Tirreni. In occasione della XXII^ Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie il 1° Circolo Didattico, diretto dalla dirigente Maria Alfano, ha organizzato momenti di studio e di approfondimento. La cultura della legalità non ha età e, anzi, contribuisce a evitare che crescendo i bambini possano assumere atteggiamenti […]
Cava de’ Tirreni. In occasione della XXII^ Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie il 1° Circolo Didattico, diretto dalla dirigente Maria Alfano, ha organizzato momenti di studio e di approfondimento. La cultura della legalità non ha età e, anzi, contribuisce a evitare che crescendo i bambini possano assumere atteggiamenti che si possano trasformare in fenomeni di bullismo e prevaricazione.
Una due giorni partita sabato 18 con il pubblico ministero dott. Vincenzo Senatore, cavese doc, che con sagacia, sensibilità e chiarezza espositiva ha illustrato ai bambini delle classi quinte le sue riflessioni e i valori in cui crede, ricostruendo anche con episodi personali il cammino che lo ha portato a rivestire un così importante ruolo. Al termine dell’incontro, alcuni alunni delle classi quarte – piccoli giornalisti in erba – hanno intervistato il magistrato e l’intervista sarà pubblicata sul giornalino scolastico.
Martedì 21 marzo a dialogare per più di due ore con una numerosa rappresentanza degli alunni delle classi terze, quarte e quinte è stato il tenente Vincenzo Tatarella della Tenenza di Cava. Ad accogliere l’ospite, l’Inno di Mameli e il “Ragazzo della via Gluck” cantati dagli alunni sotto la guida del Maestro Monco.
Il Tenente Tatarella ha illustrato in maniera efficace il cammino dei carabinieri fedeli alla Patria nei secoli. Ha parlato di legalità, di mafia, delle sue esperienze vissute durante la sua carriera, delle preoccupazioni dei familiari, riuscendo a stabilire un dialogo con i piccoli alunni e ad entrare in relazione empatica con loro.
La commozione ha colto tutti, quando il Tenente ha ricordato, come doverosa premessa Simonetta Lamberti, vittima – bambina uccisa proprio qui a Cava.
I bambini hanno rivolto domande offrendo lo spunto per riflessioni profonde. La prepotenza, l’arroganza e l’ignoranza generano la violenza, quella violenza che si riuscirà a debellare solo diffondendo la cultura della legalità fra le nuove generazioni.
Entrambe le manifestazioni si sono concluse con la declamazione di due testi poetici ispirati agli eroi Falcone e Borsellino, offrendo ciascuno un fiore, la gerbera, per ricordare le vittime innocenti delle mafie.
“Affrontare il tema della mafia fin dal primo grado di scuola è un segnale forte, alla base di un desiderio di rinascita, nell’ottica di riuscire a formare uomini e donne che possano vivere veramente liberi e capaci di fare scelte autonome e civili” afferma soddisfatta la dirigente Maria Alfano.
Magrina di Mauro