Il 5 aprile l’Università Federico II assegna a Totò una laurea alla memoria, ma non tutti sono d’accordo

29 marzo 2017 | 18:48
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Il 5 aprile l’Università Federico II assegna a Totò una laurea alla memoria, ma non tutti sono d’accordo

Una laurea per il principe della risata. Un riconoscimento, a 50 anni dalla morte, per Antonio de Curtis, in arte Totò. L’università Federico II ha sciolto le riserve e ha deciso: il principe de Curtis merita una laurea. In discipline della Musica e dello spettacolo, il nuovo corso di laurea magistrale avviato proprio quest’anno. Ma […]

Una laurea per il principe della risata. Un riconoscimento, a 50 anni dalla morte, per Antonio de Curtis, in arte Totò. L’università Federico II ha sciolto le riserve e ha deciso: il principe de Curtis merita una laurea. In discipline della Musica e dello spettacolo, il nuovo corso di laurea magistrale avviato proprio quest’anno. Ma dato che le lauree post mortem sono ormai vietate dal Miur, si è optato per un attestato che testimoni l’omaggio del mondo accademico. Un omaggio “suggerito” da un laureato illustre dello stesso ateneo: Renzo Arbore. Sarà proprio Arbore a raccontare il principe della risata nel corso di una trasmissione televisiva, su Rai 2, nella serata del 15 aprile. Un evento inserito nel calendario delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dalla scomparsa dell’artista, una serata d’onore che andrà in onda dall’Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli. Uno spettacolo firmato da Renzo Arbore, che ha proposto alla Federico II di usare il conferimento della laurea a Totò come un “cammeo” nella sua trasmissione. E se il conferimento della laurea ha sollevato qualche mal di pancia in ateneo – e in particolare nel Dipartimento di studi umanistici – non fosse altro che per la procedura adottata per la decisione (ma anche perché la laurea a Totò rischia di essere un precedente azzardato nell’affollatissimo mondo dello spettacolo), Arbore ha insistito e ha convinto i responsabili del Dipartimento e del corso di laurea. La cerimonia è programmata per il 5 aprile, nell’aula magna della sede centrale dell’ateneo, e la risata di Totò già risuona. Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, brevemente Antonio de Curtis, non era a caccia di onorificenze, se non andò mai neppure a ritirare la “Grolla d’Oro”, premio alla carriera. Riconoscimenti ne ebbe, certo, in quanto uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani. Proprio i suoi contributi come drammaturgo, poeta, paroliere, cantante, gli valgono adesso l’attestato della Federico II. Un fuori programma non previsto, questo dell’ateneo napoletano, un evento non inserito nel calendario delle manifestazioni organizzate per Totò nelle prossime settimane (e fino all’intero mese di luglio), dalla Regione e dal Comune, da Campania dei Festival e dall’istituto universitario Suor Orsola Benincasa, da Teatri Uniti e dalla Film commission della Regione Campania. (la Repubblica)