La Salernitana tenta la rimonta. Tecnico e gruppo inseguono i playoff. Incoraggia il precedente del Bari

22 marzo 2017 | 18:11
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La Salernitana tenta la rimonta. Tecnico e gruppo inseguono i playoff. Incoraggia il precedente del Bari

La Salernitana c’è, ha battuto il colpo e ora si candida ai playoff. Sul treno che porta agli spareggi promozione, la squadra di Alberto Bollini dovrà salire in volata, col passo del gigante, una vittoria dietro l’altra. Al rintocco della trentunesima giornata i granata sognano il filotto, la rimonta, la riscossa, il traguardo che giustifichi […]

La Salernitana c’è, ha battuto il colpo e ora si candida ai playoff. Sul treno che porta agli spareggi promozione, la squadra di Alberto Bollini dovrà salire in volata, col passo del gigante, una vittoria dietro l’altra. Al rintocco della trentunesima giornata i granata sognano il filotto, la rimonta, la riscossa, il traguardo che giustifichi gli investimenti societari e dia soddisfazione ai tanti tifosi. Salernitana-Ascoli di domenica all’Arechi, dunque, è la finestra spalancata sul mese della verità. Altro che “aprile dolce dormire”: comincia la scalata alle zone nobili della classifica e bisognerà affrontare ogni tappa con marce altissime e testa lucida, a cominciare dalla prossima sfida del 26 marzo che farà da prologo ad altre sette partite da dentro o fuori. Nei primi otto giorni di aprile la Salernitana giocherà tre volte, due delle quali in trasferta, e dovrà essere brava ad allenare non solo la tensione mentale e fisica dei calciatori ma anche la logistica. Fischio d’inizio due volte alle 15.00 e poi alle 20.30; Bollini inviterà la squadra a modificare progressivamente l’orario degli allenamenti per simulare quelli delle partite. Superate le prime curve di aprile, lo stadio Arechi tornerà alleato e – si spera – fortino amico: dal 17 al 29 del mese, infatti, la Salernitana giocherà tre volte in casa (con Latina, Bari e Frosinone) e una volta in trasferta, a Vercelli. Bollini ha capito che il momento è magico – due vittorie consecutive in campionato, 7 punti nelle ultime tre giornate, la porta di Gomis di nuovo imbattuta – però predica calma e spegne «le scintille». Così dopo Frosinone, il luogo del suo primo blitz in trasferta, il tecnico aveva definito il clima di euforia che si era all’improvviso ricreato intorno alla Salernitana. Dopo la vittoria di Chiavari, invece, ha preso la calcolatrice, ha detto che la squadra farà di tutto per centrare l’impresa ma ha anche lasciato intendere che siamo al confine col miracolo sportivo: «Siamo in una situazione intermedia ed interlocutoria rispetto alla zona playoff. In questo anno e mezzo la Salernitana non è mai stata tra le prime otto, più teniamo lontana la zona calda e meglio è. Bisogna vivere con serenità e alla giornata». Poi Coda e Bernardini in coro: «L’obiettivo è fare meglio dell’anno scorso». La strategia è chiara: profilo basso nelle uscite pubbliche e passo da gigante quando si scende in campo. La Salernitana ha sei punti da recuperare sulla zona playoff. Può farcela? Impresa ardua ma non disperata: al termine della trentunesima giornata di serie B, nel 2013/’14, il Bari aveva 36 punti in classifica (4 di penalizzazione) a -9 dall’ultimo posto utile per i playoff, occupato dall’Avellino. I pugliesi rimontarono, chiusero settimi e nel turno preliminare rifilarono tre gol al Crotone. Furono a propria volta eliminati dal Latina. La quota playoff, quell’anno, a 62 punti. Nel 2014/’15 ha rimontato anche il Perugia ma alla trentunesima giornata era più vicino ai playoff rispetto al distacco accumulato attualmente dai granata: tre punti da recuperare anziché sei. L’anno scorso, il Trapani è arrivato in finale: alla trentunesima era in decima posizione, -4 sulle zone nobili. (La Città di Salerno)