Le materie prime nel mercato attuale sono in fase rialzista
Quello che stiamo vedendo e analizzando in questo periodo dell’anno è un mercato in rapida evoluzione. A farne le spese, come d’abitudine, sono gli investimenti basati sulle materie prime. Le materie prime, a differenza di altri settori, risentono maggiormente di complesse situazioni che riguardano la politica energetica, economica e ancora di più politica di un […]
Quello che stiamo vedendo e analizzando in questo periodo dell’anno è un mercato in rapida evoluzione. A farne le spese, come d’abitudine, sono gli investimenti basati sulle materie prime. Le materie prime, a differenza di altri settori, risentono maggiormente di complesse situazioni che riguardano la politica energetica, economica e ancora di più politica di un Paese e spesso di un continente intero. In questa cruciale settimana per i mercati, le Borse asiatiche stanno eseguendo azioni molto interessanti, che hanno già avuto un effetto sulle materie prime. Ci sono in programma, per tutta la settimana, importanti appuntamenti da seguire e da studiare in maniera molto dettagliata per poter poi eseguire azioni di trading significative per quanto riguarda le materie prime.
Diciamo subito che si tratta di un mercato che risente di volatilità per quanto riguarda le materie prime. Quello che dobbiamo fare per operare in questo tipo di mercato è scoprire quali saranno i veri driver e quali Paesi potranno godere di questo trend ribassista. Secondo i broker e gli analisti finanziari, questo periodo sarà caratterizzato dalle azioni dei Paesi emergenti, questo dovrebbe avere un effetto sostanziale anche sulle materie prime, sia per quanto riguarda il petrolio che per oro, argento, rame, palladio e platino. In particolare è da seguire il trend che in queste ultime ore sta caratterizzando il mercato dell’oro, in netta ripresa dopo qualche settimana un po’ opaca per il metallo prezioso. Seguendo uno schema abbastanza classico di investimento, questo dovrebbe essere il momento buono per investire nell’oro. Ne è una prova il movimento altalenante del petrolio in correlazione al dollaro statunitense. Come tutti sanno bene, il presidente americano Trump ha detto di un dollaro estremamente iper valutato, che sta danneggiando l’economia Usa.
Su questo punto bisogna trarre le dovute considerazioni. Il messaggio cifrato da leggere sulle righe riguarda in effetti l’investimento su oro e argento. Alcuni analisti avevano già segnalato che questa primavera sarà caratterizzata da un mercato rialzista per il metallo prezioso. I presupposti per fare trading commodities ci sono tutte. In tutto questo, l’Europa gioca un ruolo importante, visto che i rischi geopolitici, potrebbero portare verso un impatto positivo per l’oro. Da ricordare poi l’interesse cinese per il mercato dell’oro. Come dicevamo già nel corso del 2016, le azioni sull’oro offrano ritorni più interessanti in questo scenario, dal momento che tendono ad avere performance migliori rispetto all’oro fisico negli scenari di mercato rialzisti. Il governo cinese ha per il momento rallentato con le importazioni di oro straniero, nel tentativo di evitare altre fuoriuscite di capitale interno. Lo scenario che si sta configurando, però, in ottica di materie prime e dell’oro nello specifico appare del tutto positivo. Stiamo per avere una nuova fase di espansione per un mercato che negli ultimi tempi era stato avaro e arido di momenti brillanti. Bisogna poi ricordare che la fase di estrazione avrà uno stop, e questo dovrebbe avere effetti ancora più positivi per quanto riguarda il mercato dell’oro in questo determinato momento.