Lorenzo Insigne sul rinnovo: «Al presidente ho detto abbastanza, altrimenti ognuno per la sua strada»
“Al presidente ho detto abbastanza, io ho fatto quello che dovevo fare e con la mia coscienza sono a posto. Se vuole proseguire questo matrimonio tocca a lui sennò ognuno andrà per la sua strada”. Il messaggio lanciato da Lorenzo Insigne dai microfoni Rai suona come un ultimatum al patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. […]
“Al presidente ho detto abbastanza, io ho fatto quello che dovevo fare e con la mia coscienza sono a posto. Se vuole proseguire questo matrimonio tocca a lui sennò ognuno andrà per la sua strada”. Il messaggio lanciato da Lorenzo Insigne dai microfoni Rai suona come un ultimatum al patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Un segnale chiaro, inequivocabile, dopo mesi di silenzio sulla questione del rinnovo contrattuale, che duravano da agosto, quando i suoi agenti chiesero un adeguamento e ottennero un rifiuto. “Continuerò a farmi ‘ammazzare’ per questa maglia, ma se qualcuno vuole infrangere questo sogno allora ci rimarrò male e non sarà per colpa mia. L’estate scorsa ci siamo incontrati con il Napoli per il rinnovo ma non andò bene. Io ho sempre dato la massima disponibilità al presidente e rispetto all’estate ho fatto passi indietro a livello economico, c’erano diverse società che mi offrivano di più ma io voglio giocare per la mia città, spero che il presidente raccolga questi messaggi”. L’attaccante partenopeo si trova in ritiro a Coverciano con la Nazionale per preparare la sfida con l’Albania valida per le qualificazioni mondiali e la successiva amichevole con l’Olanda. Ma non dimentica il suo club e la questione contrattuale che sta tenendo banco: ‘’Il rinnovo? Di solito i matrimoni si fanno in due. Il primo incontro fatto l’estate scorsa non è andato benissimo, ma io fin dal primo giorno ho lavorato per dare sempre il massimo. Ho sempre dato la mia disponibilità e mi auguro che il presidente accolga i miei messaggi’’. Insigne ha sottolineato i “passi indietro a livello economico” fatti per giocare per la sua città: “Quando ero nelle giovanili ricevetti diverse offerte da altre società ma non ho mai sentito il bisogno di andar via: il mio sogno era giocare in A e vincere con il Napoli e continuerò a farmi ‘ammazzare’ per questa maglia. Se poi il mio sogno di vincere si infrangerà non dipenderà solo da me e ci rimarrò male. Anche se poi bisognerà andare avanti’’. Quindi l’ennesimo messaggio al patron e alla società: “Fiducioso? Adesso mi concentro sulla Nazionale ma se loro vogliono incontrarci io ci sono”. Poi elogia Sarri: “E’ un grande allenatore e mi sta dando tanto. Giochiamo davvero un bellissimo calcio. Zeman? Quando mi ha allenato io ero molto giovane, poi sono cresciuto con Rafa Benitez”. Parla anche del rapporto con la sua città: “Napoli è bellissima e l’affetto dei tifosi è grande. Negli scorsi anni mi chiedevano sempre qualcosa in più ma in questo periodo mi stanno apprezzando molto: do tutto a questa maglia”. Lo stesso vale per la Nazionale: “Qui ritrovo compagni coi quali ho già giocato come Immobile e Verratti. Ogni volta che sarò chiamato mi farò trovare pronto per dare il massimo. Spero di mettermi in mostra, accetto però tutte le decisioni del ct Giampiero Ventura. Ora dobbiamo soltanto pensare all’Albania, sarà una gara difficile. Buffon 1.000 partite? Abbiamo già scherzato sulle prossime sfide tra Napoli e Juventus dopo la sosta. Guardi i suoi numeri e capisci che sei di fronte a una leggenda del calcio italiano e mondiale”. (La Città di Salerno)