L’università di Salerno voleva conferire una laurea honoris causa a Papa Francesco. Il Vaticano: «Il Pontefice non accetta onorificenze»
«Il Papa non accetta mai onorificenze». Il rettore dell’università di Salerno, Aurelio Tommasetti, e Mario Capunzo, direttore del dipartimento di Medicina, chirurgia e odontoiatria, lo hanno appreso attraverso un polverone mediatico messo in moto dal sito web «Il faro di Roma». L’Ateneo avrebbe voluto conferire una laurea honoris causa a Papa Francesco. Ma il Pontefice, […]
«Il Papa non accetta mai onorificenze». Il rettore dell’università di Salerno, Aurelio Tommasetti, e Mario Capunzo, direttore del dipartimento di Medicina, chirurgia e odontoiatria, lo hanno appreso attraverso un polverone mediatico messo in moto dal sito web «Il faro di Roma». L’Ateneo avrebbe voluto conferire una laurea honoris causa a Papa Francesco. Ma il Pontefice, schivo e riservato, ha rinviato al mittente la proposta che intanto era stata già resa pubblica. Senza verificare prima il punto di vista dell’illustre destinatario dell’onorificenza. Esplicitato, poi, da una nota della Santa Sede. «La Scuola Medica Salernitana, la più antica scuola di medicina al mondo che oggi rivive nel dipartimento di medicina e chirurgia dell’ateneo salernitano – avevano annunciato il 16 marzo i vertici dell’Università, senza aver fatto un sondaggio riservato con la Santa Sede – intende conferire la laurea honoris causa al Santo Padre per le sue doti e capacità, universalmente riconosciute, di medico delle anime e di intimo conoscitore dei bisogni delle persone più deboli, più povere, più bisognose della divina misericordia e della umana solidarietà». L’università di Salerno aveva precisato che la comunicazione era stata inviata a Papa Francesco e al cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. «Non abbiamo ancora avuto nessuna risposta dal Vaticano – spiega il professor Capunzo – ma laurea o non laurea, non volevamo dare al Papa un’onorificenza, con tanto di cerimoniale. Non ne ha bisogno ed è una persona lontana da formalismi, come tutti possono vedere. Volevamo indicarlo come esempio a tutti i medici del mondo. Chi più di questo Papa è così vicino alla sofferenza umana? Non c’è alcuno scontro con la Santa Sede. Noi abbiamo avuto questa idea con il cuore, Bergoglio è un Papa che ci commuove con le sue parole, ma soprattutto con le opere. E non c’è nessun cerimoniale». (Corriere del Mezzogiorno)