MORTE IN CORSIA Tre medici rinviati a giudizio per il decesso di un paziente

19 marzo 2017 | 15:54
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MORTE IN CORSIA Tre medici rinviati a giudizio per il decesso di un paziente

CAVA DE’TIRRENI. Per il decesso in ospedale di un paziente, tre dottori in servizio agli ospedali di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino affronteranno il processo il 28 aprile prossimo con l’accusa di omicidio colposo legato a condotta omissiva nell’ambito del loro lavoro, con imperizia e imprudenza: lo ha deciso il gup al termine […]

CAVA DE’TIRRENI. Per il decesso in ospedale di un paziente, tre dottori in servizio agli ospedali di Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino affronteranno il processo il 28 aprile prossimo con l’accusa di omicidio colposo legato a condotta omissiva nell’ambito del loro lavoro, con imperizia e imprudenza: lo ha deciso il gup al termine dell’udienza preliminare, disponendo il rinvio a giudizio per A. M., G. R. e A. P, tutti e tre impegnati nelle strutture che si occuparono del caso.
Il paziente, Filippo Trapanese, doveva subire un intervento per calcolosi e fu ricoverato il nove maggio 2015 nel reparto di chirurgia generale dell’ospedale di Cava de’ Tirreni. Il giorno successivo venne trasportato all’unità di endoscopia digestiva dell’ospedale di Mercato San Severino, per l’intervento di ercp, nome abbreviato per la “colangio-pancreotografia endoscopica retrograda”: fu durante l’esame che per errore venne perforato il duodeno, una lesione destinata a divenire fatale per il paziente.
Per la Procura, che si è avvalsa di una consulenza tecnico-scientifica, si trattò di una mancanza grave, con il successivo ricovero del paziente nuovamente all’ospedale di Cava de’ Tirreni per la degenza. In quella ulteriore fase avvenne la nuova mancanza, legata alle responsabilità del terzo medico, direttore pro-tempore del reparto di chirurgia generale: nell’unità, infatti, nessuno si accorse della lesione riportata da Trapanese, omettendo una diagnosi tempestiva che avrebbe potuto, con un nuovo intervento, scongiurare l’esito nefasto.
La sepsi conseguente, non monitorata né individuata, portò invece alla morte il paziente, che fu operato soltanto il venti febbraio 2015, dopo un intervallo temporale troppo lungo. Trapanese morì il 4 aprile dopo una ulteriore fase degenerativa, con l’avvio delle indagini innescato dalla denuncia dei familiari.

Il gup del Tribunale di Nocera Inferiore, Giovanna Pacifico, ha disposto per i tre il rinvio a giudizio: i medici dovranno difendersi dalle accuse di omicidio colposo legato a condotta omissiva nell’ambito del loro lavoro.
LA CITTA DI SALERNO