Napoli: arrestato fantasista della truffa che si fingeva figlio nei guai, avvocato, carabiniere. Aveva truffato 3 anziani e provato a frodarne altri 5
04/03/2017 – Fantasista della truffa, che si era finto anche carabiniere, arrestato a Napoli dai carabinieri (ovviamente quelli veri). Tra l’8 e il 15 febbraio dell’anno scorso aveva truffato 3 anziani di 80, 87 e 68 anni spillando loro 1.000, 3.000 e 800 euro, ed avevaprovato a fare lo stesso con altre 5 persone. Paolo […]
04/03/2017 – Fantasista della truffa, che si era finto anche carabiniere, arrestato a Napoli dai carabinieri (ovviamente quelli veri). Tra l’8 e il 15 febbraio dell’anno scorso aveva truffato 3 anziani di 80, 87 e 68 anni spillando loro 1.000, 3.000 e 800 euro, ed avevaprovato a fare lo stesso con altre 5 persone. Paolo Del Giudice, un 23enne del quartiere Vasto, sceglieva le sue vittime tra gli anziani della zona di Capodimonte. Spacciandosi per il loro figlio diceva di aver provocato un incidente. Dopo poco richiamava, stavolta fingendosi l’avvocato del figlio o un maresciallo dei carabinieri. Con mezze frasi lasciate in sospeso lasciava intendere che si poteva evitare di incorrere in denunce penali risarcendo subito gli investiti con una somma tra i 3 e i 10mila euro. Poi cambiava ancora “personaggio”. si presentava di persona a casa dei poveretti dicendo di “essere stato mandato” dall’avvocato o dal maresciallo per intascare i contanti.
Ricevuta le denuncia dei raggirati che si erano accorti troppo tardi della truffa, i carabinieri di Capodimonte hanno iniziato subito a indagare, analizzando filmati dei circuiti di videosorveglianza e traffico telefonico. Già nel corso delle prime indagini è emerso che il truffatore aveva tentato di fare lo stesso con altre 5 persone (una 80enne, una 78enne, un 81enne, una 83enne e una 63enne) ma non gli era andata bene perché in questi casi gli anziani avevano chiuso la conversazione giù e contattato all’istante i loro figli (veri) sul telefonino.
Il Gip di Napoli, su richiesta della Procura, ha dunque emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari che i militari dell’Arma hanno eseguito immediatamente.
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