Napoli. Devastazione, inchiesta sul corteo. All’esame degli investigatori le immagini dei disordini di Fuorigrotta
Napoli. Moltissime immagini da esaminare, altrettante persone da identificare: dopo i violenti disordini di sabato, Digos e Scientifica si stanno concentrando sulle indagini. Una prima informativa è già stata mandata in Procura, all’attenzione dei procuratori aggiunti Luigi Frunzio (che coordina l’attività dell’Ufficio notizie di reato) e Vincenzo Piscitelli (reati predatori). Si tratta tuttavia solo di […]
Napoli. Moltissime immagini da esaminare, altrettante persone da identificare: dopo i violenti disordini di sabato, Digos e Scientifica si stanno concentrando sulle indagini. Una prima informativa è già stata mandata in Procura, all’attenzione dei procuratori aggiunti Luigi Frunzio (che coordina l’attività dell’Ufficio notizie di reato) e Vincenzo Piscitelli (reati predatori). Si tratta tuttavia solo di una ricostruzione dettagliata degli eventi che sono sfociati nei tafferugli: le provocazioni in rete, in particolare su Facebook; lo striscione fatto collocare in piazzetta Lieti dalla III municipalità «desalvinizzata»; la revoca della Mostra d’Oltremare per la manifestazione di Salvini e il successivo intervento della Prefettura. Un’informativa, insomma, che riepiloga la vicenda e la inquadra. Ma l’obiettivo di Luigi Bonagura e Fabiola Mancone, dirigenti rispettivamente di Digos e Scientifica, è fornire al pm Raffaele Tufano, titolare del fascicolo, elementi concreti per esercitare l’azione penale. I nomi e i ruoli, insomma, delle persone che hanno alimentato gli scontri di Fuorigrotta. L’orientamento, al momento, è quello di contestare l’associazione a delinquere finalizzata alla devastazione, come già alcune volte la Procura ha fatto in occasione di episodi simili. Nell’informativa che la polizia invierà in Procura una volta identificati i manifestanti violenti saranno inseriti anche i nomi di Luigi Tarantino e Carmine Esposito, i due giovani fermati nel corso dei disordini e scarcerati lunedì al termine del processo con rito direttissimo. Nei loro confronti il giudice monocratico Luigi Rescigno ha disposto l’obbligo di presentazione alla pg tre volte a settimana. Nel merito delle accuse (resistenza e lesioni a pubblico ufficiale) si entrerà il 17 maggio prossimo, in quanto i legali degli indagati, gli avvocati Alfonso Tatarano e Isidoro Niola, hanno chiesto i termini a difesa. Il giudice Rescigno ha convalidato l’arresto, ritenendo legittimo l’operato delle forze dell’ordine, ed ha concesso ai due, così come sollecitato dalla Procura, l’attenuazione della misura cautelare. Secondo i difensori nessuno dei due imputati, entrambi incensurati (Tarantino lavora nella tabaccheria dei genitori ad Aversa, Esposito è consulente del lavoro) appartiene a centri sociali. Furono bloccati in situazioni diverse durante gli incidenti tra piazzale Tecchio e via Giulio Cesare. (Corriere del Mezzogiorno)