Napoli. Fermato ex funzionario: vasca per idromassaggio e impianti hi tech acquistati con i fondi per la ricerca del Cnr
Napoli. Giocattoli gonfiabili, mobili, apparecchi tecnologici. E poi fatture per somme esorbitanti rilasciate da ditte che vendono frutta e ortaggi o detersivi e saponi: in tutto, ha ricostruito la Guardia di Finanza, Vittorio Gargiulo, ex dirigente del Cnr, si è impadronito di un milione. L’ex segretario amministrativo dell’istituto Ambiente Marino Costiero è stato fermato ieri […]
Napoli. Giocattoli gonfiabili, mobili, apparecchi tecnologici. E poi fatture per somme esorbitanti rilasciate da ditte che vendono frutta e ortaggi o detersivi e saponi: in tutto, ha ricostruito la Guardia di Finanza, Vittorio Gargiulo, ex dirigente del Cnr, si è impadronito di un milione. L’ex segretario amministrativo dell’istituto Ambiente Marino Costiero è stato fermato ieri dalla Guardia di Finanza: dopo aver visto su Internet il promo della trasmissione Report di ieri, 27 marzo, si preparava a partire per l’Inghilterra. Preoccupato per la pubblicità che la vicenda avrebbe potuto avere, non si è preoccupato del rischio di intercettazioni e ha parlato al telefono con la sorella e la compagna. Gargiulo era già stato licenziato e aveva perso il ricorso contro il licenziamento. I reati ipotizzati sono peculato e concussione. L’inchiesta, affidata al pm Ida Frongillo e coordinata dall’aggiunto Alfonso D’Avino, era stata avviata nel 2015 in seguito a una segnalazione del direttore generale del Consiglio, Paolo Annunziato. Nel corso di una verifica sulle spese dell’anno precedente era emersa una fattura anomala: intestata al Cnr, riportava però la consegna all’indirizzo privato di Gargiulo. Dagli approfondimenti erano emersi dettagli ancora più sconcertanti: si trattava della fornitura di giochi gonfiabili (Percorso gonfiabile camion; Scivolo barca dei pirati; Squalo bocca aperta; Disco giga; Nave dei pirati; Spara palline) per 32.000 euro. All’epoca, infatti, Gargiulo aveva anche una ditta attiva nel settore dell’animazione infantile. La spesa era stata contabilizzata come «materiali di consumo da laboratorio». Il nucleo di polizia tributaria, coordinato dal colonnello Giovanni Salerno, ha rapidamente ricostruito anche le altre spese illecite: c’è per esempio la ristrutturazione da 11.000 euro di casa Gargiulo, con l’installazione di una vasca idromassaggio, che risultava come «ripristino locali interni dell’Istituto». Mobili per 16.000 euro erano contabilizzati come «materiali per campagne oceanografiche», tende e teloni per uso personale da 40.000 euro risultavano «studio e progettazione per tenda jack-up». La somma più consistente, 500.000 euro, è stata spesa per articoli tecnologici rivenduti poi su Subito.it: ufficialmente si trattava di «materiali di consumo, cancelleria, beni mobili, materiali di ufficio». Nel corso delle indagini sono emersi anche elementi in base ai quali il pm ipotizza nei confronti dell’ex dirigente del Consiglio il reato di concussione per costrizione: avrebbe esercitato pressioni sul titolare di un’impresa che stava realizzando lavori per l’istituto. Nei mesi scorsi per entrambi i reati era stata chiesta un’ordinanza di custodia cautelare. Quando è emerso che Gargiulo aveva venduto la casa e comprato un biglietto aereo per l’Inghilterra si è deciso di procedere al fermo. (Corriere del Mezzogiorno)