Napoli. Inchiesta “The Queen”. Appalti pilotati, i pm al lavoro su una gara da 40 milioni
C’è anche una gara da 40 milioni bandita dall’Università Federico II fra gli appalti sui quali la Procura ha disposto verifiche nell’ambito dell’inchiesta “the Queen”. È il progettista Guglielmo La Regina, protagonista centrale delle indagini, a fare riferimento a questi lavori nelle intercettazioni allegate agli atti. Ne parla ad esempio con l’imprenditore Antonio Bretto in […]
C’è anche una gara da 40 milioni bandita dall’Università Federico II fra gli appalti sui quali la Procura ha disposto verifiche nell’ambito dell’inchiesta “the Queen”. È il progettista Guglielmo La Regina, protagonista centrale delle indagini, a fare riferimento a questi lavori nelle intercettazioni allegate agli atti. Ne parla ad esempio con l’imprenditore Antonio Bretto in un colloquio del 10 ottobre 2014, dove ricorda che un primo lotto, del valore di 100 milioni, era stato già aggiudicato mentre in quel momento si preparava il secondo lotto. Nel corso della conversazione Bretto dice al progettista di conoscere un ingegnere («un amico fraterno», sostiene) interessato alla procedura, ma di non essere interessato in prima persona perché la sua impresa non partecipa a gare da 40 milioni. La Regina allora gli chiede, tenuto conto della sua «amicizia fraterna» di «informarsi su quali sono le imprese che stanno partecipando». Al momento i pm Maurizio Giordano, Catello Maresca, Luigi Landolfi e Gloria Sanseverino, che con il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli coordinano le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Finanza, non ipotizzano illeciti collegati a questo appalto. Il quadro delineato dall’inchiesta, che configura un «sistema» messo in piedi da La Regina con l’obiettivo di pilotare lavori pubblici e finanziamenti, impone ulteriori verifiche ed è quello che gli investigatori stanno facendo con riferimento a questa e ad altre gare. Oggi intanto iniziato davanti al Tribunale del Riesame le discussioni dei ricorsi presentati dagli avvocati dei 67 indagati raggiunti da ordinanza di custodia in carcere o agli arresti domiciliari. Dopo gli interrogatori di garanzia, dunque, il confronto fra accusa e difesa entra nel vivo. La Regina, detenuto a Secondigliano e assistito dagli avvocati Giuseppe Fusco e Marco Campora, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche per lui la partita adesso è davanti al Riesame. (la Repubblica)