Pinerolo (Torino). Uccide la moglie a coltellate: «Spendeva troppi soldi»
«Venite a prendermi, ho ucciso mia moglie», la telefonata è arrivata ai carabinieri di Pinerolo ieri alle 18,30. A confessare il delitto un uomo di 65 anni, Angelo Visciglia, che poco prima aveva accoltellato la moglie Battistina Russo nella cucina della loro casa. Quando i militari sono arrivati la moglie, che aveva 52 anni, era […]
«Venite a prendermi, ho ucciso mia moglie», la telefonata è arrivata ai carabinieri di Pinerolo ieri alle 18,30. A confessare il delitto un uomo di 65 anni, Angelo Visciglia, che poco prima aveva accoltellato la moglie Battistina Russo nella cucina della loro casa. Quando i militari sono arrivati la moglie, che aveva 52 anni, era già morta. «Spendeva troppi soldi», questa sarebbe la motivazione che ha fornito ai militari come movente del suo gesto. Era lei che lavorava come addetta alle pulizie, l’unica della famiglia a portare i soldi a casa. Il marito, con qualche piccolo precedente penale alle spalle, e pure il loro figlio trentenne, erano entrambi senza lavoro. Le liti tra le mura domestiche erano ormai all’ordine del giorno e negli ultimi tempi, hanno raccontato ieri i vicini di casa, si erano fatte più violente. Moglie e marito, originari della Calabria, si erano trasferiti in Piemonte da anni. Ieri l’ennesima discussione è scoppiata quando lei è tornata a casa. I due erano da soli, non c’era il figlio, e hanno litigato. L’uomo interrogato per ore avrebbe raccontato ai carabinieri i suoi rancori covati verso la moglie a causa dei problemi economici. «Spendeva troppo, mi lasciava solo a casa senza soldi», così si è “giustificato” Visceglia che ieri dalle offese è passato alle violenze. Improvvisamente ha impugnato un coltello da cucina e con quello ha colpito la moglie ripetutamente al viso e al collo. Lei ha tentato di difendersi ma è stato tutto inutile. Si è accasciata sul pavimento della cucina. Poi lui ha preso il cellulare e davanti al corpo della moglie martoriato dalle coltellate ha detto ai carabinieri: «Venite ad arrestarmi». E ieri proprio mentre la cronaca registrava le due tragedie in Piemonte, l’Istat ha fornito i dati sulla violenza alle donne confermando che sono gli ex i principali autori della violenza di genere. Il 13,6% delle donne tra i 16 e 70 anni nel corso della propria vita è stata vittima di violenze fisiche o sessuali da parte degli ex. Di queste, il 90,6% ha dovuto subire rapporti sessuali indesiderati; il 79,6% tentativi di strangolamento, soffocamento e ustione; il 77,8% schiaffi, pugni e calci. (La Città di Salerno)