RINASCE CITTA DELLA SCIENZA

5 marzo 2017 | 09:28
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RINASCE CITTA DELLA SCIENZA

Gerardo Ausiello «Volevano cacciarci da Bagnoli ma siamo ancora qui». Con queste parole Vittorio Silvestrini e Vincenzo Lipardi, ai vertici della Fondazione Idis, si liberano di un incubo durato quattro anni. Precisamente da quel maledetto 4 marzo 2013, quando una mano criminale diede fuoco in pochi istanti al museo di Città della Scienza. Mentre si […]

Gerardo Ausiello «Volevano cacciarci da Bagnoli ma siamo ancora qui». Con queste parole Vittorio Silvestrini e Vincenzo Lipardi, ai vertici della Fondazione Idis, si liberano di un incubo durato quattro anni. Precisamente da quel maledetto 4 marzo 2013, quando una mano criminale diede fuoco in pochi istanti al museo di Città della Scienza. Mentre si cerca ancora la verità, e i responsabili, un pezzo di Città della Scienza rinasce, e con esso si muove qualcosa anche a Bagnoli dopo oltre vent’anni di nulla, un buco nero che sembrava aver inghiottito anche la speranza. E invece no, perché l’apertura di Corporea, il museo interattivo del corpo umano progettato dall’architetto Massimo Pica Ciamarra con i contenuti tecnologici di Protom, segna un nuovo inizio, a cui seguirà tra qualche giorno l’entrata in funzione del planetario tridimensionale. «È il riscatto di Napoli e del Sud» dice fiera la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che interviene alla convention – moderata dal direttore de Il Mattino Alessandro Barbano – nella sala Newton, la stessa dove il 14 agosto del 2014 Renzi, Caldoro e de Magistris siglarono il protocollo d’intesa per la rinascita di Bagnoli. Quell’accordo è rimasto nel cassetto, seppellito da mesi di polemiche scaturite da uno scontro istituzionale senza precedenti. Eppure anche quei momenti difficili sembrano ora alle spalle. Lo conferma il sindaco, che parla di una ritrovata intesa istituzionale: «Negli ultimi incontri ci siamo confrontati nel rispetto reciproco senza mai prevaricare. Bagnoli può centrare l’obiettivo solo se stanno insieme governo, Regione, Comune, cittadini». Gli fa eco il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti: «Bagnoli è al centro dell’agenda del governo e dell’azione delle istituzioni locali. Mi occupo da qualche tempo della questione, e l’impegno profuso nell’ultimo anno e mezzo, come governo, insieme con Regione e Comune, con cui si è avviato un confronto proficuo, lo viviamo con grande convinzione». «Oggi, dopo 23 anni – insiste – finalmente grazie a questo impegno si sta aprendo la prospettiva del rilancio di Bagnoli. Peraltro il progetto di Città della Scienza si inserisce appieno nel processo di rigenerazione urbana anche alla luce dell’accordo tra Città della Scienza e Invitalia, perfettamente coerente con il ripristino della linea di costa». Ma poiché quasi mai fila sempre tutto liscio, un problema resta ed è il gelo tra de Magistris e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, che si ignorano e al tavolo siedono pure a distanza di sicurezza. Tuttavia la posta in gioco è troppo alta per metterla a rischio così. Lo sanno bene sindaco e governatore, e lo sa pure il presidente del Senato Pietro Grasso, che si sofferma sulla necessità di far ripartire Bagnoli: «Spero si passi dai progetti all’attuazione dei tanti bei propositi che devono riqualificare uno dei punti più belli di Napoli». Poi Grasso ricorda che una delle sue prime uscite da presidente De Luca.