Salernitana. Donnarumma, da star a gregario: «Pronto a sacrificarmi per il bene del gruppo. E il gol arriverà»
Una domenica da gemello di Coda ma sulle zolle del gregario. La nuova vita di Donnarumma è cominciata sulla fascia: si è rassegnato a correre e a sbuffare perché ha capito che nel 4-3-3 di Bollini c’è posto solo giocando largo nel tridente. Quando è stato sostituito, Alfredino ha avuto un attimo di smarrimento. Solo […]
Una domenica da gemello di Coda ma sulle zolle del gregario. La nuova vita di Donnarumma è cominciata sulla fascia: si è rassegnato a correre e a sbuffare perché ha capito che nel 4-3-3 di Bollini c’è posto solo giocando largo nel tridente. Quando è stato sostituito, Alfredino ha avuto un attimo di smarrimento. Solo un attimo: ha ascoltato l’applauso a scena aperta del pubblico, ha ricambiato e poi ha dato la mano a Bollini, com’è giusto che faccia un professionista. Ieri, dopo l’allenamento di ripresa, Donnarumma ha concesso un’intervista partendo dal fischio di chiusura di Salernitana-Ascoli. «La prova e la vittoria ci danno consapevolezza dei nostri mezzi. In certi casi si rischia di lasciare la testa negli spogliatoi considerando abbordabile una gara che invece era il nostro bivio. Siamo entrati in campo con maturità, concentrazione e aggressività. Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto. Ora non dobbiamo più fermarci». La Salernitana ha vinto, Coda è rimasto a secco e lui ha “rischiato” di segnare. Insomma il solito vizio del bomber. «Sono arrivato poco lucido su un pallone da spingere in rete ed è stato un peccato – ha spiegato – l’abbondanza fa bene: tutti sulla corda, tutti in discussione. Sto lavorando tanto per ritrovare continuità dal 1’. Le mie caratteristiche sono diverse ma ora la squadra ha trovato l’assetto giusto e farò di tutto per rientrare nell’undici titolare, anche se le nuove consegne tattiche del mister richiedono impegno e sacrificio. Bollini è stato bravo a resettare tutto quello che era accaduto in precedenza. Il resto l’abbiamo fatto noi: siamo un gruppo unito, siamo prima uomini e poi calciatori. Ora viene il bello del campionato, un mese nel quale si può dare un segnale importante alla stagione. Dovremo preparare la prossima, insidiosa trasferta di Pisa come una finale, come l’ultimo respiro del campionato. Il prossimo mese sarà decisivo: tante partite da vivere tutte d’un fiato. Prima la salvezza e poi ci divertiamo». La coppia gol ora è un tridente ma Donnarumma elogia soprattutto Coda: «È diventato fondamentale e merita di raccogliere le soddisfazioni che sta ottenendo perché è umile, senza grilli per la testa, lavora sodo e parla in campo. Il mio futuro? Arriviamo a fine stagione e poi dobbiamo incontrarci. Ho un altro anno, la società ha respinto tutte le offerte. Dobbiamo sederci e trovare un accordo che possa soddisfare tutti». (La Città di Salerno)