Salernitana, settimana delicata! Ma presidenze A-B-Figc tengono proprietà su altri fronti

Marzo. Giochi di potere nel governo del calcio che trascinano la proprietà della Salernitana in discorsi magari più importanti dal punto di vista politico ma certamente diversi rispetto alla quotidianità del cavalluccio marino, già distante 300 Kilometri da Roma. Frattanto, è il ds Fabiani – con l’avallo telefonico della proprietà – a tenere in equilibrio una situazione che inizia a non piacere alla tifoseria. Il ritiro, la scelta di andare a Paestum, nasce infatti da un colloquio avuto ieri mattina con Bollini, il quale dopo la gara contro la Spal aveva confessato, a microfoni accesi, di aver parlato con Lotito ma di non aver affrontato l’argomento ritiro. E ancora: “Dobbiamo ritrovare energie, non demoralizzarci. E non credo che il ritiro possa risolvere la situazione”. La dirigenza ha invece ritenuto opportuno utilizzare la “mezza punizione” per ritrovare la giusta concentrazione.

Intanto la proprietà è impegnata in discorsi differenti. Per cominciare, oggi le 22 società di Serie B si riuniranno a Roma alle 12, poi un’ora dopo incontreranno il candidato alla presidenza della Figc Carlo Tavecchio, massimo dirigente uscente, e alle 14:30 faranno un nuovo incontro con Abodi, ex numero uno della serie cadetta e principale sfidante di Tavecchio. Piena campagna elettorale, insomma. Si voterà lunedì, il 6 marzo, il giorno dopo Benevento-Salernitana. Una settimana cruciale per il cavalluccio marino, forse anche per la panchina di Bollini.

Una settimana particolare per i due patron. Mezzaroma – che da tempo non presenzia all’Arechi e più raramente concede interviste – sarà impegnato, quale consigliere di Lega B, nel trovare con i suoi colleghi il sostituto di Andrea Abodi, dimissionario a prescindere dall’esito elettorale in Figc. Quanto a Lotito, è ben noto il suo impegno anche in altri ambiti: mentre la Lega B nel primissimo pomeriggio ascolterà i programmi dei sue candidati alla poltrona massima della Federcalcio, il vulcanico “Imperatore Claudio” tratterà i temi della presidenza della Serie A. C’è una riunione a Milano, con la concreta possibilità che anche stavolta i 20 club possano trovarsi in disaccordo con l’elezione del presidente. Lotito “porta” Beretta, molti club non concordano e cercano alternative, compromessi. Il rischio di slittare oltre l’elezione federale è concreto. Il presidente della Lazio e comproprietario della Salernitana è attivo più che mai, dunque, sul fronte politico-calcistico: nonostante ciò, ieri non si è tirato indietro dalla “trasferta” all’Arechi e dal confronto con Bollini. Già oggi, però, era occupato con altre faccende a Roma. Lo sarà ancora fino al 6 marzo ed oltre, tra il supporto a Tavecchio e la granata Beretta.

La rielezione di Tavecchio non è certo cosa scontata e potrebbe concretizzare anche cambiamenti in tema di normativa sportiva sulla multiproprietà: punta all’appoggio della Lega Dilettanti, dell’AssoAllenatori, della maggioranza dei club di Serie A, e poi spera di rosicchiare qualcosa in B e Aic. Dalla sua Abodi conta invece nella maggioranza delle percentuali nella serie cadetta, in Lega Pro e nell’Assocalciatori, sperando di raggranellare qualche voto in Serie A e Lnd. L’Aia di Marcello Nicchi, che conta il 2% e potrebbe astenersi, fa gola e, qualora si schierasse, potrebbe diventare vero e proprio ago della bilancia.

fonte solosalerno.it