Salerno. Al Ruggi denunciato finto medico che chiedeva soldi ai familiari dei pazienti

15 marzo 2017 | 18:37
Share0
Salerno. Al Ruggi denunciato finto medico che chiedeva soldi ai familiari dei pazienti

Salerno. Indossava un camice bianco da medico e si aggirava tra le corsie della Torre cardiologica del Ruggi chiedendo ai familiari dei pazienti ricoverati delle offerte per una onlus. Ma la sua presenza non è passata inosservata e grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini e di un addetto alla vigilanza, nel pomeriggio di lunedì è […]

Salerno. Indossava un camice bianco da medico e si aggirava tra le corsie della Torre cardiologica del Ruggi chiedendo ai familiari dei pazienti ricoverati delle offerte per una onlus. Ma la sua presenza non è passata inosservata e grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini e di un addetto alla vigilanza, nel pomeriggio di lunedì è stata bloccata dagli agenti della sezione volanti della questura e denunciata per truffa. Quando R.R., queste le sue iniziali, ha avvistato i poliziotti ha tentato di liberarsi del camice bianco e di scappare, ma è stata bloccata. In borsa aveva, oltre al camice, utilizzato per far credere di appartenere al personale paramedico dell’ospedale, un tesserino plastificato intestato ad una associazione onlus che opera a favore dei bambini con foto e dati anagrafici della stessa nonché con qualifica di operatore psicologo infantile e socio assistenziale, due blocchetti di ricevute generiche, un documento riportante l’atto costitutivo dell’associazione e un contratto di assunzione part time. R.R. 42enne originaria di Mercato San Severino, pertanto, è stata denunciata perché ritenuta responsabile del reato di truffa in quanto, benché non autorizzata all’ingresso nel reparto, aveva indossato un camice e si era presentata con il tesserino di riconoscimento, compilando ricevute vaghe e di difficile comprensione riportanti il timbro dell’associazione onlus, ingenerando così nei familiari dei pazienti la convinzione di appartenere al personale medico o paramedico del reparto e di essere quindi autorizzata alla raccolta di fondi. Pochi giorni fa la signora aveva tentato la stessa operazione nel reparto di Ortopedia e, anche in questo caso, la sua presenza era stata notata sia da alcuni medici che dalla vigilanza. Era stata già denunciata nonché diffidata dal tornare in ospedale. (La Città di Salerno)