Salerno. Albergatore tratteneva per sé tassa di soggiorno per 353.000 euro. Scoperto dal nucleo antievasione tributaria
Salerno. Per quattro anni, dal 2013 fino a tutto il 2016, hanno incassato la tassa di soggiorno dai clienti ma non l’hanno versata al Comune. Diciamo che l’hanno “trattenuta” fino a quando ieri mattina alla reception dell’albergo non si sono presentati gli agenti del nucleo evasione tributaria della polizia municipale. Da un accurato controllo dei […]
Salerno. Per quattro anni, dal 2013 fino a tutto il 2016, hanno incassato la tassa di soggiorno dai clienti ma non l’hanno versata al Comune. Diciamo che l’hanno “trattenuta” fino a quando ieri mattina alla reception dell’albergo non si sono presentati gli agenti del nucleo evasione tributaria della polizia municipale. Da un accurato controllo dei registri delle presenze, delle fatture e delle ricevute fiscali gli agenti hanno stabilito che la società che gestisce l’albergo aveva incassato e non versato alle casse del Comune una cifra considerevole, ben 353.000 euro. Inoltre hanno contestato all’albergatore anche l’omessa comunicazione trimestrale al Settore ragioneria del Comune del numero e del periodo delle persone soggiornanti. Per evitare ulteriori e più penalizzanti sanzioni a suo carico l’albergatore, all’esito degli accertamenti, ha provveduto a versare l’intero importo nelle casse comunali. Facendo un po’ di calcoli scopriamo che la media annuale dell’importo non versato ammonta ad 88.250 euro. Se questa cifra la suddividiamo per 365, cioè i giorni dell’anno, avremo che la cifra trattenuta ogni giorno dall’albergatore era di 241 euro. Siccome per gli ospiti degli alberghi l’imposta di soggiorno stabilita dal Comune di Salerno è di 3 euro si arriva alla conclusione che in quell’albergo hanno soggiornato una media di 80 clienti al giorno. Dunque non si tratta di un piccolo albergo bensì di un albergo che ha decine di camere, anche perché le strutture ricettive non fanno il tutto esaurito per 365 giorni all’anno. Dunque, di sicuro ci saranno stati giorni dell’anno in cui i clienti potevano essere anche il doppio se non addirittura il triplo. I danni che questo albergatore avrebbe arrecato, se non fosse stato scoperto dal nucleo antievasione tributaria della polizia locale, sono molteplici: innanzitutto alle casse comunali ma, di riflesso, anche all’intera collettività salernitana. Se il Comune ha introdotto la tassa di soggiorno è perché, in qualche modo, deve rientrare di una serie di spese per i servizi offerti. Per i turisti, in particolare nel periodo di Luci d’artista, vengono attivati gli info point in varie parti della città, vengono stampate e distribuite gratuitamente cartine con gli itinerari consigliati e i monumenti da visitare, e vengono incrementati i mezzi di trasporto pubblico, dalle navette ai treni della metropolitana. Insomma, una serie di attività, compresa quella dei vigili stagionali, che hanno un costo per la città e che la tassa di soggiorno versata dai clienti può in parte alleviare. (La Città di Salerno)