Salerno. Comune, personale al lumicino. Impossibile garantire i servizi
C’è il serio rischio che il Comune di Salerno, di qui a qualche mese, non riesca più ad erogare una serie di servizi. È l’allarme lanciato dalle sigle sindacali che ieri mattina hanno tenuto una conferenza stampa proprio per discutere del problema dell’organico di Palazzo di Città. Secondo una stima fatta, di qui alla fine […]
C’è il serio rischio che il Comune di Salerno, di qui a qualche mese, non riesca più ad erogare una serie di servizi. È l’allarme lanciato dalle sigle sindacali che ieri mattina hanno tenuto una conferenza stampa proprio per discutere del problema dell’organico di Palazzo di Città. Secondo una stima fatta, di qui alla fine del 2018 ci saranno poco meno di 200 pensionamenti e, a seguito di questo, diversi settori rischiano il collasso. Tra le situazioni più critiche ci sono quelle del settore Politiche sociali, dei Tributi e dei Sistemi informativi, settore che nel corso degli ultimi anni è passato da 15 a 3 unità. «La nostra proposta – ha spiegato il segretario della Fp Cgil Angelo De Angelis – era di fare un unico bando per cento unità da dividere in tre categorie con una graduatoria valida tre anni alla quale si poteva attingere man mano che le persone andavano in pensione. Si è deciso però di fare diversamente». Si è deciso, cioè, di ricorrere esclusivamente alla mobilità volontaria con un avviso che, al momento, è rivolto a venti vigili, quattro assistenti sociali e un dirigente contabile. «Si sarebbe benissimo potuto suddividere il fabbisogno a metà – spiega sempre De Angelis – attingendo cioè per il cinquanta per cento alla mobilità volontaria e per il restante al concorso pubblico. Si rischia che arrivino al Comune persone già vicine al pensionamento che di certo non hanno quella freschezza e quell’entusiasmo propri dei giovani». Dal punto di vista dei rappresentanti sindacali difficilmente si arriverà ad un concorso pubblico. «La decisione presa dall’amministrazione – aggiunge Raffaele Vitale, segretario Fp Cisl – non tiene conto dei reali bisogni dell’ente. C’è il rischio di gravi disservizi». Oltre al caso delle Politiche sociali, dove le assistenti sociali hanno un carico di lavoro non più sopportabile e che difficilmente riuscirà ad essere alleviato dai nuovi arrivi dato che non basteranno nemmeno a coprire tutti i segretariati esistenti, c’è anche il caso dell’ufficio Anagrafe. Qui, denunciano i sindacalisti, si è costretti a tenere aperte le sedi a giorni alternati perché non ci sono abbastanza dipendenti per garantire un’apertura quotidiana in contemporanea di tutti gli uffici. Anche il settore della Nettezza Urbana soffre a causa della carenza di personale e della elevata età di quello ancora in servizio. «C’è una carenza di organico generalizzata – ribadisce Gerardo Bracciante della Uil Fpl – e nemmeno le esternalizzazioni hanno funzionato come ha dimostrato il caso della gestione degli impianti sportivi che è tornata nelle competenze dell’amministrazione e le strutture restano ora chiuse perché non c’è abbastanza personale». Insomma, la situazione è esplosiva e potrà soltanto peggiorare. I rappresentanti sindacali hanno intenzione di chiedere nuovamente un incontro al sindaco per discutere di quanto sta accadendo, dopodiché sono pronti ad indire un’assemblea generale. Nel corso dell’incontro hanno intenzione di presentare le loro controdeduzioni alla proposta di riorganizzazione della pianta organica, frutto di un lavoro svolto negli ultimi mesi. (La Città di Salerno)